Voto: 
7.3 / 10
Autore: 
Paolo Cazzola
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Helios Ingrassano - voce
- Riccardo Rebughini - chitarra
- Matteo Belloni - basso, tastiere
- Federico De Zani - batteria

Tracklist: 

1. The Bleakest Side
2. The Zenith Distance
3. Muses Of Frail Destiny
4. Fatal Devourer Of The Mortal Farewell

Wake, The

Cumbersome

I The Wake sono una delle tantissime promettenti realtà Metal nate nell'hinterland milanese, arrivati ad una discreta popolarità locale anche grazie al loro sound pesantemente influenzato da band nordiche come Edge Of Sanity, Opeth e Dark Tranquillity. La band si forma nell'inverno 2005 dall'incontro di Matteo Belloni (basso) e Helios Ingrassano (voce). Dopo qualche mese, nell'estate dell'anno successivo la band riesce a registrare e produrre il suo primo demo: Cumbersome. L'offerta sonora della band è accostabile al death melodico di stampo scandinavo, e svedese in particolare, arricchito di inserti progressivi e nello stesso istante sia melodici che propriamente death.

L'opener The Bleakest Side è una buonissima canzone, basata sul connubio tastiera/chitarra sul quale si scaglia prepotente il cantato di Ingrassano, ora tagliente ora melodico e dirompente. Gli strumenti sembrano saper dialogare molto bene fra loro, offrendoci un'alternanza melodico/estrema molto interessante, forse un pò debitrice del sound Children Of Bodom. The Zenith Distance parte invece direttamente con l'acceleratore premuto: il pezzo appare più diretto del precedente, pur non escludendo momenti più distensivi e corali, ma in linea generale dando più rilevanza alla galoppante linea ritmica e alla voce. La successiva Muses Of Frail Destiny è decisamente il tassello più progressivo del platter. Introdotta da un leggero e sognante fraseggio di tastiera, la song prosegue con un verso molto sentito, che ricorda non poco i nostrani Novembre, per poi giungere ad un continuo alternarsi di sezioni tirate e sezioni più distensive. La sua struttura cangiante e variegata la rende di sicuro uno delle canzoni più appetibili di questo Cumdersome, arrivando a soddisfare i palati più disparati.
La conclusiva Fatal Devourer Of The Mortal Farewell rientra appieno nello stile delle altre tracce appena ascoltate, spiccando per le sue singole parti soliste, veramente notevoli. Da sottolineare il divertente epilogo di questa canzone, che aggiunge un tocco autoironico a tutto ciò.

I The Wake si rivelano una band veramente affiatata, e dalle ottime potenzialità. E' ancora troppo presto per dare giudizi affrettati, ma questo Cumdersome ci dimostra che la band milanese ci sa davvero fare, e che il suo futuro non potrà essere che roseo, se queste capacità verranno sfruttate a dovere.

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