Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Metal Blade/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

Tobias Gustafsson - Batteria
Urban Gustafsson - Chitarra
Peter Östlund - Chitarra
Erik Rundqvist - Basso e voce


Tracklist: 


1. Eternal Trail Of Corpses
2. Scavenging The Slaughtered
3. Terrorize Brutalize Sodomize
4. The Burning Black
5. Defiled And Inferior
6. March Into Oblivion
7. Whispers From The Dead
8. Heresy
9. Flesh Passion
10. Cremation Ceremony

Vomitory

Terrorize Brutalize Sodomize

Ritorno in pompa magna in questo 2007 per quella che probabilmente è la band death svedese meno svedese in assoluto: i Vomitory. Insomma, già il nome dovrebbe dire tutto a chi non li abbia mai ascoltati e i nostri, non preoccupatevi, non deludono le attese di chi si aspetta del sano death metal gutturale, maligno, sporco, vomitato e tutt'altro che melodico. Infatti la band di Forshaga, in parte in aperta controtendenza con il tipico sound svedese/scandinavo, preferisce soluzioni più vicine al death old-school statunitense, presentandoci Terrorize Brutalize Sodomize (complimenti per uno dei titoli migliori degli ultimi anni) come un piatto sporco e brutale, veloce ma ricco anche di spunti groove, il tutto innaffiato da un buon grind d'annata.

Utilizzando appieno le potenzialità di una produzione ineccepibile, i quattro svedesi ci sparano addosso un death sporcato con buone dosi di brutal e grind, ricco di elementi gore e dotato di una violenza di fondo che colpisce in pieno l'ascoltatore inerme. Nei quaranti minuti di cui si compone questo album, i Vomitory cercano di dare prova della loro esperienza, delle proprie capacità e di una sorta di primato nell'ambito del death europeo. Purtroppo come spesso era capitato nei dischi precedenti, i nostri faticano a tenere viva l'attenzione dell'ascoltatore, coinvolto nella prima parte e poi leggermente sbadigliante nella seconda.

Sono proprio le canzoni più prettamente grind (con grande riferimento a quello classico e meno confuso dei Napalm Death, ma anche a quello svedese di matrice Rotten Sound) che prendono di più e si conquistano meritatamente il trono di migliori del platter: quindi pollice alzato per la title track Terrorize Brutalize Sodomize e per la successiva The Burning Black, quest'ultima assolutamente coinvolgente e più di ampio respiro. In ogni caso, per quanto la componente grind sia maggioritaria, non bisogna dimenticarsi che si sta parlando di una band death con chiari spunti brutal: ci pensano quindi l'opener Eternal Trail Of Corpes, veloce e spiazzante, e Defiled And Inferior che richiamano in parte una tradizione europea alla Vader. La seconda parte poi salta meno all'orecchio, ma ci lascia ancora qualche prova di brutalità come Heresy (tra l'altro incredibilmente simile alla successiva Flesh Passion) e la finale Cremation Ceremony.

In conclusione un bel dischetto death, che da il meglio di se quando si addentra in ambiti grind, mentre quando rimane su coordinate classiche dimostra una certa mancanza di idee veramente significative, in una sorta di manierismo più o meno noioso. Il tipico album da ascoltare di sottofondo tanto per darsi un pò di carica. Ovvio che gli amanti dei Dismember (forse la band più somigliante) e di un certo death europeo apprezzeranno Terrorize Brutalize Sodomize. Per noi altri, un acquisto non obbligatorio.

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