Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione/Kick Agency
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Riccardo "Breg" Brega - Voce, basso

- Luca "Santa" Santarelli - Chitarra, voce

- Savo - Batteria




Tracklist: 

1. Perevisione

2. Pendonauta

3. Icaro

4. L'uomo che sbadiglia

5. Hai Paura?

6. Chi lo sa

7. Quello che c'è

8. 170bpm

Vithra

Ricomincio Da Tre

I Vithra sono un gruppo Punk Rock di Milano che si è formato agli albori del 2005 dalle ceneri di un progetto, nato nel 2001, che portava lo stesso nome. Il titolo Ricomincio da Tre è dovuto proprio al fatto che, una volta scioltosi il gruppo originale, si è deciso di continuare lo stesso, però con un cast numericamente inferiore ovvero di tre elementi, per l'appunto.

Già da una prima occhiata, questo disco può incuriosire perchè per quanto riguarda il layout grafico, trasmette una certa professionalità che solitamente è assente in gruppi alle prime armi o, per lo meno, che ancora non hanno un'etichetta alle spalle. Partiamo quindi in modo positivo; ora, però, bisogna vedere se all'aspetto grafico "professionale", corrisponde pure un buon sound o comunque un qualcosa al di sopra dei soliti gruppi underground triti e ritriti. Iniziamo con la prima traccia, Perevisione; un brano che rispecchia alla perfezione i canoni classici del Punk moderno di stampo californiano. Una canzone che, quindi, sprigiona rabbia e freschezza e che, inoltre, presenta un testo originale e divertente dove al centro di tutto, vi è il piccolo Luca e il suo idolo televisivo Tonio Cartonio (ricordate quell'odioso essere della Melevisione?). Passando alla traccia successiva, Pendonauta, continuano ad essere confermate le nostre prime impressioni che sprizzano positività. Resta, però, un certo gusto amaro perchè sentiamo che il pezzo non è male e tutto gira a meraviglia ma, nonostante questo, manca ancora qualcosa che troveremo in Icaro. Qui incominciamo a vedere la vera professionalità del gruppo. Inizio semplicissimo con chitarre in battere e batteria che si limita a delineare il ritmo. La parte più incisiva è la voce che, a metà tra parlato e un leggerissimo Rap, introduce la traccia che troverà il proprio sfogo nel ritornello molto aperto e melodico. Questo brano potrebbe essere tranquillamente il pezzo su cui contare come singolo. Sì, perchè non stiamo parlando più di Punk Rock ma di qualcosa "profondo" e ricercato che, a tratti, ricorda i primi Negrita anche per quanto riguarda il testo. Parlando invece di Punk, il pezzo che risulta essere più riuscito è L'uomo che Sbadiglia, in cui si possono sentire le chiare influenze che i Vithra hanno fatto loro da gruppi Americani come gli Offspirng.

Abbiamo quindi un Punk Rock espresso in modo frizzante ed elettrico che cattura sin dal primo ascolto. I Vithra, quindi, non sono uno di quei gruppi che possono piacere ai fan del Punk vecchio stampo di origini londinesi ma a tutti quelli che hanno una concezione del genere più aperta e leggermente tendente all'aspetto commerciale. Attenzione però, questo non vuol dire che siamo in presenza di un prodotto privo di originalità ed efficacia anzi, presenta un gruppo ben inquadrato e con le idee ben chiare: colpire e lasiare il segno.

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