Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione/Hardebaran
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Mirko Scarpa - Voce

- Diego D’acunto - Chitarra

- Marco Montagna - Chitarra

- Francesco Struglia - Batteria
- Carlo Paolucci - Basso



Tracklist: 

1. Millennium Plague

2. Furybound

3. Deathlike Blues

4. Final Dream

5. Down The Afterworld

6. An Assassin Charisma

7. Burnt Offerings (Testament Cover)

8. Murder Parade

9. Nothingod Manifest (The Crawling Race)

VII Arcano

Nothingod

Un altro gruppo storico dell'underground Death Metal italico ritorna quest'anno con il suo secondo full-length: sono i VII Arcano, band di Roma e in attività da ben 17 anni. Con questo Nothingod riappaiono sul mercato a distanza di quattro anni dal precedente Inner Deathscapes, a proporci il loro Death/Thrash Metal fortemente influenzato dai gruppi storici della Bay Area e dalo Swedish style di Gotheborg.

Ben prodotto e suonato altrettanto bene, il disco presenta alcuni spunti positivi, sicuramente efficaci, ma allo stesso tempo sembra ripetersi un pò troppo, rivelandosi in parte un pochino noioso. Comunque, la forte presenza di riff e ritmiche thrasheggianti segna un punto a favore in quanto a immediatezza e facilità nel memorizzare le canzoni.

L'album inizia su termini tipicamente Death, abbastanza melodici ma che allo stesso tempo non disdegnano la potenza. L'anima veramente Thrash fa capolino in ogni punto e fa spesso muovere la testa, come nell'opener Millenium Plague, oppure si mescola a parti più veloci in blast beat in uno stile più vicino all'old school death meta, come in Furybound. In generale però, anche se la voce in growl di Mirko non rallenta neanche un attimo, è la componente Death-Thrash che domina in tutto il disco, ricordando in parte alcuni ultimi lavori dei Testament. Ovviamente il tutto suonato all'europea, cosa che comporta una buona dose di melodia. Deathlike Blues e Final Dream ne sono un esempio perfetto.

Con Down The Afteworld si ritorna su uno stile più vicino al Death, con l'aggiunta di un inframmezzo acustico, mentre con An Assasin Charisma ci si avvicina più al Thrash teutonico, tanto che l'inizio ricorda inequivocabilmente Pleasure To Kill dei Kreator, anche dal punto di vista della voce, che sembra "addolcirsi" un pochino. Trova spazio all'interno di Nothingod anche una cover: si tratta di Burnt Offerings dei Testament, canzone presente sul primo full-length della band californiana. C'è da dire che per quanto possa essere opinabile la scelta di mettere una cover a questo punto, il risultato è veramente buono: i VII Arcano l'arricchiscono di potenza e il lavoro di Francesco alla batteria la rende una delle tracce migliori. Le due song finali vedono il riaffermarsi dello stile mostrato in tutto il resto del disco, dove Murder Parade è un pochino più ragionata mentre Nothingod Manifest (The Crawling Race) spinge sull'acceleratore e colpisce duro.

In conclusione, un disco buono, ma non ottimo. Sembra che manchi un poco di potenza, a livello di produzione ci sarebbero voluti dei watt in più o comunque un suono più profondo. Inoltre le canzoni sono legate da un filo comune che però spesso tende a renderle molto simili tra loro. Resta comunque l'ottimo lavoro e il fatto che questo Nothingod, pur non essendo un capolavoro, sicuramente divertirà tanti fan di sonorità estreme.


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