Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Mercury Records
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Bono - voce
- The Edge - chitarra
- Adam Clayton - basso
- Larry Mullen - batteria

Guests:
- Billie Joe Armstrong - voce e chitarra nella diciassettesima traccia
- Mike Dirnt - basso nella diciassettesima traccia
- Frank Edwin "Tré Cool" Wright III - batteria nella diciassettesima traccia

Tracklist: 

1. Beautiful Day (04:05)
2. I Still Haven't Found What I'm Looking For (04:37)
3. Pride (In The Name Of Love) (03:49)
4. With Or Without You (04:56)
5. Vertigo (Radio Edit) (03:10)
6. New Year's Day (Special Edition) (04:18)
7. Mysterious Ways (04:02)
8. Stuck In A Moment You Can't Get Out Of (04:32)
9. Where The Streets Have No Name (U218 Version) (04:47)
10. Sweetest Thing (Single Mix) (03:01)
11. Sunday Bloody Sunday (04:40)
12. One (04:36)
13. Desire (03:00)
14. Walk On (Video Version) (04:29)
15. Elevation (Album Version) (03:49)
16. Sometimes You Can't Make It On Your Own (05:06)
17. The Saints Are Coming (03:22)
18. Window In The Skies (Album Version) (04:07)

U2

U218 Singles

Il mercato natalizio offre alle varie label un’occasione d’oro per vendere i propri prodotti. Ecco che quindi si hanno ogni anno una sfilza infinita di compilation, dai live album alle raccolte di materiale inedito, fino ad arrivare alle semplici antologie. Stavolta è toccato a molti nomi noti del panorama Rock prestarsi a questo sporco gioco, primi fra tutti gli U2. Bono e compagni non hanno certo bisogno di presentazioni, album come War, The Joshua Tree e Achtung Baby parlano da sé. Nell’ultimo periodo l’attività della band originaria di Dublino ha subito una netta frenata, in parte giustificabile vista anche l’età dei quattro irlandesi più famosi del mondo. Nonostante questo, è innegabile che gli U2 abbiano avuto un discreto calo creativo negli ultimi anni, calo che però non si è certo ripetuto nelle vendite (All That You Can't Leave Behind - dodici milioni di copie vendute, How To Dismantle An Atomic Bomb - quasi dieci milioni). La nuova raccolta targata U2 si intitola U218 Singles e si presenta in diverse edizioni, di cui una, digitale, interamente scaricabile dalla rete.

Il disco comprende diciotto tracce, tranne in Gran Bretagna ed Australia, dove invece viene venduta una versione contenente un brano in più, I Will Follow. Già il fatto che in certi paesi venga offerto un classico del repertorio U2 come bonus track fa discutere. Di solito, infatti, sono decisamente più succulenti i pezzi esclusivi destinati a mercati per così dire secondari. Ad ogni modo, alcune delle canzoni che vanno a comporre l’opera hanno segnato una tappa fondamentale nella storia del Rock, come Pride (In The Name Of Love), With Or Without You o Sunday Bloody Sunday. Altre sono invece più recenti, ma non per questo meno entusiasmanti, Beautiful Day e Vertigo su tutte. Compaiono inoltre alcune versioni alternative di grandi successi, fra cui New Year's Day e Where The Streets Have No Name. Queste, oltre a distaccarsi solo minimamente dai pezzi originali, non aggiungono nulla ad una raccolta di per sé inutile.

U218 Singles arriva dopo la pubblicazione di altre due antologie: The Best Of 1980-1990 e The Best Of 1990-2000, uscite rispettivamente nel 1998 e nel 2002. Non c’era quindi il bisogno di dare alle stampe l’ennesima compilation, ma, si sa, il denaro conta più di ogni altra cosa nel music business. In questi casi la band non ha voce in capitolo, sono i discografici a prendere le decisioni, deludendo la maggior parte delle volte i veri appassionati di musica. Fortunatamente all’interno del disco trovano comunque spazio due canzoni inedite: The Saints Are Coming e Window In The Skies. La prima vede la collaborazione fra gli U2 ed i Green Day, una delle formazioni più beneamate ultimamente. Il pezzo si apre in maniera pacata per poi esplodere in un riff tanto semplice quanto efficace. E’ incredibile come, nonostante l’incredibile linearità del brano, The Saints Are Coming riesca a colpire nel segno. Sarà forse merito dello splendido sovrapporsi vocale tra Bono e Billie Joe Armstrong o della potenza derivata dall’uso di due batterie, ma The Saints Are Coming si rivela inaspettatamente uno dei picchi maggiori di U218 Singles. Decisamente inferiore dal punto di vista qualitativo è la successiva Window In The Sky, canzone perlopiù in linea con le recenti ballate scritte da Bono e compagni.

Dopo aver collaborato personalmente alla rovina di One, gli U2 si vedono nuovamente beffati da una raccolta superflua, figlia della Mercury e delle sue pretese economiche. Sebbene The Saints Are Coming rappresenti un’imprevista quanto piacevole sorpresa, U218 Singles non ha validi motivi per rientrare negli acquisti natalizi, né tanto meno per far parte della collezione di un qualsiasi appassionato. Se siete fan del gruppo, perché non buttarvi invece su U2 By U2, il nuovo libro scritto dalla band irlandese insieme a Neil McCormick?

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