Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Low Frequency/Andromeda
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Toni Näykki - chitarra
- Mikko Häkinnen - voce
- Timo Puranen - tastiera
- Janne Ojala - batteria
- Lord Heikkinen - basso


Tracklist: 

1. Charagma
2. Hollow Movements of Flesh
3. Suicide Harlequin
4. Mirage of Moira
5. Born of Brimstone Womb
6. Silphur Spiral
7. Sanguine Diadem
8. Wraith Reveries
9. SYN
10. Silhouettes of Paradox Craft

Twilight Ophera

Descension

I finlandesi Twilight Ophera giungono alla quarta pubblicazione con Descension, proponendo sostanziali differenze con il passato grazie all’inserimento di numerosi elementi Avantgarde e sinfonici, che fanno avvicinare la band ad acts quali Arcturus, Dimmu Borgir e Anorexia Nervosa. Le tastiere dominano ogni traccia del disco, affiancate dalla incessante e violenta batteria di Janne Ojala o dalle veloci chitarre distorte, furiose e penetranti nel riffing.
La produzione di Descension è valida ed evidenzia le ottime sezioni sinfoniche create da Timo Pruanen; le voci si presentano molto varie, passando dallo scream tipico del Black dei Dimmu Borgir al folle clean degli Arcturus, fino ad abbracciare parti corali liturgiche.

Charagma apre il lavoro maestosamente, riassumendo tutti gli elementi sopra elencati e plasmando un sound non granché personale o originale, ma sicuramente di grande impatto: il ritmo scandito dalla batteria è arrestato solo da un azzeccato e convincente fraseggio corale, che proietta il sestetto finnico nella dimensione dei francesi Anorexia Nervosa o di altre simili realtà.
Non deludono neanche altri episodi di Black melodico come Hollow Movements Of Flesh e Suicide Harlequin, tracce mid-tempo cadenzate e votate a riscoprire le atmosfere degli Arcturus di Aspera Hiems Symphonia.
Sembra che i Twilight Ophera abbiano idee chiare nel realizzare parti tecnicamente complesse ed intricate, degne dei maggiori gruppi della scena Black sinfonica mondiale.
I Twilight Ophera si adattano sia alle canzoni lente, ricche di inserti di archi, come Born Of Brimstone Womb, altro episodio degno di nota all’interno di Descension.
Il song-writing è estremamente piacevole anche se non brilla per originalità: le tastiere guidano sempre ogni composizione in tutto il suo sviluppo, dissolvendosi solo in rarissime occasioni.
Qualche episodio risulta ripetitivo e inefficace, come Sanguine Diadem e Wraith Reveries, ma le pecche sono nettamente più leggere rispetto a quelle presenti nei precedenti prodotti discografici.

Consigliamo pertanto l’ascolto di questo Descension perché rappresenta un punto di partenza per una band finalmente capace di mostrarsi in tutta la sua integrità e forza: i tempi di Shadows Embrace The Dark sono lontani e i Twilight Ophera, continuando sulla scia del quarto full-lenght, potranno affermarsi tra le più significative proposte del genere.

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