Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Thrill Jockey/Promorama
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Dan Bitney - basso, chitarra, percussioni, vibes, marimba, tastiera, sassofono baritono
- John McEntire - batteria, synth, chitarra, clavicembalo elettrico, tastiera
- John Herndon - batteria, vibes, tastiera
- Jeff Parker - chitarra, basso
- Doug McCombs - basso, basso 6 corde, chitarra


Tracklist: 

CD 1:
1. Gamera
2. The Source of Uncertainty
3. Blackbird
4. Sexual For Elizabeth
5.To Day Retreival
6. Whitewater
7. Didjeridoo
8. Autumn Sweater
9. Wait
10. A Grape Dope
11. Restless Waters
12. Vaus
13. Blue Station

CD 2:
1. Madison Area
2. TNT (Takemura Remix)
3. Why We Fight
4. Elmerson, Lincoln, and Palmieri
5. Peering
6 .Goiriri
7. As You Said
8 .CTA
9. Deltitnu
10. Adverse Camber
11. Cliff Dweller Society
12. Waihopai

CD 3:
1. Alcohall
2.Your New Rod
3.Cobwebbed
4.The Match Incident
5. Tin Can Puerto Rican Remix
6 .Not Quite East of Ryan
7. Initial Gesture Protraction
8. Cornprone Brunch Watt Remix

DVD:
1. Salt the Skies
2. Dear Grandma, Glass Museum, Four Day Interval
3. Seneca
4. The Suspencion Bridge and Iguazu Falls
5. Monica / Live @ Primavera Sound
6. 7 songs / Live in Toronto, 1996
7. Ten Day Interval, Othello / Deutches Jazz Festival, 1999
8. Seneca / “Live” on Chic-a-Go-Go
9. Salt the Skies / Burn To Shine

Tortoise

A Lazarus Taxon

Anche per i Tortoise, band di Avantgarde/Post Rock statunitense è giunto il momento di pubblicare, sotto la spinta dell’etichetta Thrill Jockey Records, la prima raccolta di rarità, inediti e tracce remixate che segue i sei capitoli discografici pubblicati dal 1994 al 2006. Il cofanetto denominato A Lazarus Taxon consta di tre cd e un dvd, che potrà sicuramente interessare tutti gli appassionati del Post Rock, nonché fans della band di Chicago.
Dopo aver debuttato nel 1994 con l’album omonimo e avere successivamente subito diversi cambi di line-up, i Tortoise hanno acquistato una rilevanza sempre maggiore all’interno del filone sperimentale odierno: il loro Post Rock non è costruito mediante lunghi e lenti fraseggi che sfociano in climax di notevole fattura, come nel caso dello stile esibito da Godspeed You Black Emperor! o Explosions in the Sky, ma si compone di ritmiche parecchio complesse, su cui si inseriscono i disegni delle chitarre e della tastiera. Anche nei remix che i Tortoise hanno fatto produrre da loro collaboratori e amici dal 1994 ad oggi permane questo spirito che caratterizza lo stile personale del five-piece strumentale statunitense.

Si susseguono quindi, a partire dal primo dei tre cd, canzoni poco conosciute della formazione Post Rock, quali Gamera, una ri-intrerpretazione estesa di His Second Story Island, tratta dall’album d’esordio, o The Source of Uncertainly, remix variato di Why We Fight, in cui si percepiscono le enormi influenze Jazz che spesso hanno spinto i critici ad isolare i Tortoise dall’ambiente Post Rock moderno. Pur essendo un cofanetto per appassionati, A Lazarus Taxon è consigliato agli ascoltatori che vogliano esplorare tutti i meandri di un Rock che conferisce grande attenzione alle sezioni strumentali di vibes (per questo avvengono i confronti con il Jazz vero e proprio) o a quelle di batteria e basso, colonne portanti della musica dei Tortoise, come dimostra l’elettronica, minimalista e Trip Hop-oriented Whitewater, tratta dal 7’’ Soul Static Sound.
La fine del percorso all’interno di A Lazarus Taxon corrisponde con il DVD, che contiene la raccolta di tutti i video prodotti dal gruppo, comprese diverse performance live, dall’esibizione a Toronto del 1996 fino a quella più contemporanea di Barcellona del 2005.

Ultima nota per il boxset è la splendida serie di fotografie che sono state scelte per l’occasione, tutte scattate da Arnold Odermatt, ex agente di polizia svizzero, oggi diventato artista, che quando era in servizio spesso fotografava le scene degli incidenti stradali, dopo che tutti gli altri poliziotti avevano abbandonato i luoghi. Quelle immagini sono state mostrate più volte in gallerie al Museo d’Arte Contemporanea di New York o all’Istituto d’Arte di Chicago e, nel 2006, Odermatt ha concesso ai Tortoise il loro impiego per A Lazarus Taxon.
In definitiva, il voto della recensione non corrisponde tanto alle abilità tecniche e compositive esibite dai Tortoise nelle diverse pubblicazioni dal 1994 ad oggi, quanto alla qualità di un boxset che si consiglia caldamente a tutti gli appassionati, pur avendo valore artistico praticamente nullo.

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