Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Rick T.
Etichetta: 
Macheoh Records
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Lui - voce, tastiere
- Lei - chitarra acustica, chitarra elettrica
- La via di mezzo - basso
- La fusion di dragonbòlle - voce secondaria, chitarra elettrica
- RB - batteria

Tracklist: 


1. Fuckin' Hell, the Percentage of Whore Girls Is Costantly Increasing
2. Bosphorus Strait (We Are Smart Users)
3. Everything Is Shit
4. Plus Never Dies
5. Berlooscounian Democracy (Gals 'n' Posers)
6. La Raison d'Etre Juste
7. The Pains of Being Fitted at Ass
8. Have a Nice Gay
9. The Agalloch Case
10. Hamster, a Dentist [feat. Tarja Turunen]
11. The Penultimate Supper
12. Nice Boat

Tokioparis

Hotel Hilton

Nota: recensione pubblicata in data 01-04-2009, ora archiviata.

Miracoli dell'ingegneria genetica.
Prendete una donna viziata e imparentata con la progenie di Paride, un (u)omo indicizzato nella categorià "ambiguità" su Wikipedia e mescolate il tutto. Cosa otterrete? La risposta è il nuovo progetto Tokioparis, pura dinamite nelle vostre orecchie.
Il genere dei Tokioparis si inserisce (ovviamente) in ambito crossover, esternando bassi stratosferici, parti rappate in stile Chuck Schuldiner e chitarre che potrebbero piacere anche ad un elefante. Il vero nocciolo del disco è la filosofia in esso contenuta, quella della libertà sessuale e dell'abbattimento di tutti gli inutili moralismi, ma vi è anche una critica amara alla superficialità del mondo contemporaneo, osservato e decostruito con sguardo severo. "Se non fai così sei out", quante volte avrete sentito 'sta frase, e quante volte ci sarete rimasti male. I Tokioparis urlano impunemente che tutto ciò è molto squallido, e non lesinano nello sviscerare la loro rabbia più genuina e passionale nei confronti del Margaroli ingegnere o di Bill Gates. Con quest'ultimo personaggio v'è un rapporto d'amore/odio: spesso bistrattato, ma anche ammirato, perché ha cercato di  estendere il suo monopolio e diventare uno dei più ricchi uomini del pianeta col suo business, mettendolo giustamente in culo a Steve Jobs.
Poi diciamocelo chiaramente, aver passato un anno e mezzo in studio di registrazione per rifare ogni parte vocale solo come dispetto al produttore è dannatamente chic.

L'iniziale Fuckin' Hell, the Percentage of Whore Girls Is Costantly Increasing è un monologo di voce artificiale che subito sfocia in una cover ossessionante e trasfigurata di My Sharona dei The Knack.
Bosphorus Strait si incentra inizialmente sul pianoforte ripetuto che scandisce un'atmosfera cupa e visionaria, ogni tanto le chitarre accennano delle distorsioni riverberate che generano un effetto straniante mentre un leggerissimo strato elettronico accompagna il tutto; verso metà la canzone esplode in un drone/noise claustrofobico a cui fanno seguito il basso spesso "liquido" e la voce delirante - elementi comunque presenti in tutte le canzoni e che le rendono delle piccole stanze buie in cui il tempo si ferma.
Everything Is Shit è una hit radiofonica assolutamente catchy che si scaglia contro tutte le uscite annuali in ambito musicale.
Meno ambiziosa Plus Never Dies: il mood è quello del post-rock, ma le scelte melodiche sono solo scopiazzamenti da quelle della idol giapponese Chiba Saeko.
Fra Berlooscounian Democracy (Gals 'n' Posers) e La Raison d'Etre Juste la differenza è quella che può passare fra la sardonica satira e le seghe mentali più complesse e cerebrali, ideate tramite sinapsi la cui attività è tre volte più veloce di quella normale.
Seguono i droni e i lamenti della catarsi stratificata di The Pains of Being Fitted at Ass, immersa nei delay che la rendono ancor più mistica e ancestrale e aggiungendo alla propria formula sonora un pesante constributo di psicosi ed efferatezza.
Con Have a Nice Gay i Tokioparis esprimono la loro convinzione che un ragazzo riproponente l'amor cortese ad una ragazza che sa apprezzarlo è senza dubbio meno stupido di uno che si veste da mezzo gay per piacere a una troietta, ma ricordano anche che il più strano animale australiano è l'ornitorinco.
The Agalloch Case è una critica al settore delle webzine musicali, le cui utenze sono troppo impegnate a farsi seghe mentali di 50 e passa pagine su dischi metal premiati da qualche recensore.
Hamster, a Dentist è, a sorpresa, un brano metal sinfonico dotato di notevole spessore creativo e soprattutto lirico - i testi sono di una profondità e di un'intelligenza unici.
The Penultimate Supper è un pezzo sacrale e oltretombale, lo spiritualismo mistico e religioso viene sublimato in un vortice di emozioni senza inizio e senza fine.
Infine Nice Boat è grand-guignol allo stato puro: i suoni diventano bassissimi, opprimenti, pesanti, i ritmi sono cadenzati con violenza micidiale, la musica è insomma un carro armato che sfonda tutto ciò che trova sulla sua strada con la violenza della disperazione e del rancore; una musica schizofrenica e inquietante accompagna i versi della cantante, che sono tutti delle "nursery rhymes" (filastrocche per bambini), per esaltare il lato più orribile e demoniaco della psiche.

Che putenz' questo disco, la sua anima è quella di un album raffinato e crepuscolare, in cui convivono diversi drammi (quello della solitudine per esempio, o quello della morale). Ma il vero dramma che va ricercato tra le righe di questi testi è quello della consapevolezza.
Ah e soprattutto se sbavate dietro a una tipa, cercate di chiarire con lei subito se sarà possibile un qualcosa in futuro.
Lasciamo stare poi le amiche dell'ambro, che è un altro discorso.
Bene, a presto. Ciao ciao.

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