Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Funhouse Records/Goodfellas
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Dave Thomas - voce e chitarra
- James Saunders - chitarra
- Michael Evans - basso
- Daniel Dempster - batteria

Tracklist: 

1. Get Set To Go (03:50)
2. Old Habits (03:25)
3. I Heard You Got Released (02:50)
4. Would You Kill For Me (01:08)
5. For Reasons Unknown (01:14)
6. Natural Enemy (05:50)
7. Generator (05:00)
8. The Secret Life Of Sally Watson (04:21)
9. Too Much In Love With You (04:38)
10. My Disease (02:24)
11. Juliette (07:56)

Tiger by the Tail

Tiger by the Tail

Fin troppo spesso si sottovaluta l’importanza di una distribuzione adeguata, specialmente in Italia, paese da sempre legato perlopiù ai grandi nomi. Ebbene, a cosa serve una distribuzione massiccia e mirata? In primo luogo ad importare i lavori delle band più conosciute all’estero, ma anche e soprattutto a valorizzare l’underground, nostrano e non solo. La Goodfellas in questo campo non ha rivali, come conferma la sua collaborazione sul primo album dei Tiger By The Tail, gruppo praticamente sconosciuto in Italia se non dai cultori del genere. Da notare la fantastica copertina, che, sebbene poco si addica alla proposta del quartetto australiano, risulta estremamente affascinante, sia per il soggetto ritratto che per i suoi colori.

Si parte con Get Set To Go, brano mirabile per via del suo incedere incalzante e delle sue melodie coinvolgenti. Quello dei Tiger By The Tail è un sound riconducibile alla tradizione Shoegaze, o meglio alla corrente poi confluita nell’Emo Rock più confusionale. Difficilmente oggi, in ambiti come questi, si ha comunque a che fare con sonorità prive di influenze esterne ed i Tiger By The Tail non fanno eccezione. Nel corso del disco sono riscontrabili infatti elementi Indie ed una forte ricerca strumentale, accompagnata spesso da una violenza non indifferente. Get Set To Go si rivela con il passare dei minuti il capitolo più orecchiabile del lotto, mentre brani come Old Habitus e Would You Kill For Me necessitano di numerosi ascolti prima di essere assimilati ed eventualmente apprezzati. Nel disco c’è spazio anche per i momenti più pacati ed intimisti, fatti di sogni ed illusioni. E’ il caso di Too Much In Love With You e la lunga Juliette, due tracce ad alto tasso emotivo.

Il principale strumento di ricerca musicale dei Tiger By The Tail è senz’altro la chitarra, suonata, abusata e violentata in ogni modo. Grande merito va dato perciò a Dave Thomas, leader del gruppo, uno che con la sei corde ci sa fare. Dave ha avuto una marea di altri progetti negli anni passati, portando con sé quindi una notevole esperienza. Grazie all’apporto del secondo chitarrista James Saunders, le parti strumentali si rivelano un’arma vincente per il quartetto di Melbourne. Natural Enemy, con le sue linee melodiche dal sapore malinconico, è la dimostrazione più lampante della creatività targata Tiger By The Tail, al pari forse dell’ottima Generator. Durante queste canzoni si può apprezzare inoltre la voce di Dave, stilisticamente varia ed al tempo stesso emozionante, una sorta di garanzia per l’album. Stesso discorso vale per la sezione ritmica composta da Michael Evans (basso) e Daniel Dempster (batteria), indispensabile al fine di sostenere il lavoro delle due chitarre.

Tirando le somme, Tiger By The Tail si configura come un album sorprendente, frutto di passione e ingegno. Come tale non deve mancare nella collezione di ogni appassionato che si rispetti. Chi fosse interessato all’acquisto del suddetto disco può rivolgersi direttamente al mailorder della Goodfellas, prima però che le copie, poche data la tiratura limitata, si esauriscano. Per quanto riguarda i Tiger By The Tail, un secondo full length è già disponibile in Australia, ora bisogna unicamente aspettare il suo arrivo sul mercato europeo.

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