Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Mac - voce
- Karl Groom - chitarra
- Richard West - tastiera
- Steve Anderson - basso
- Johanne James - batteria


Tracklist: 

1. Slipstream
2. This Is Your Life
3. Elusive
4. Hollow
5. Pilot In The Sky Of Dreams
6. Fighting For Breath
7. Disappear
8. Safe To Fly
9. One Degree Down
10. Supermassive Black Hole (bonustrack)

Threshold

Dead Reckoning

E’ stato un cambiamento inaspettato quello effettuato dai progsters inglesi Threshold dalla Inside Out, casa discografica paladina del Progressive, alla Nuclear Blast, che raccoglie nel suo roster gruppi di matrice sicuramente più tendente al Metal estremo, in tutte le sue sfaccettature.
Dead Reckoning è l’album più incisivo ed oscuro concepito dai cinque britannici, che costituiscono dal 1993 una delle realtà fondamentali del Progressive Metal, da quando cioè hanno sostenuto alcuni tour coi celeberrimi Dream Theater e Psychotic Waltz: a differenza dei dischi precedenti, di cui Critical Mass ha rappresentato l’apice della carriera, Dead Reckoning appare però meno vario ed elaborato, privilegiando una struttura ed un sound che rompono con le opere del passato, ma che non si legano alla personalità dei Threshold.

La componente Heavy Metal è più evidente che mai e punte inusuali si toccano con l’intervento di una voce in growl a tratti in diverse tracce, come l’iniziale Slipstream. I vecchi Threshold di certo si riscoprono nei cori e nei ritornelli, ma Dead Reckoning in generale ha perso la matrice Progressive raffinata ed elegante che permeava le pubblicazioni di un passato ormai lontano.
Totalmente scontati nella loro forma, si susseguono pezzi che non sono degni di una band esperta come quella capeggiata dal cantante Andrew “Mac” McDermott: basti pensare a This Is Your Life o Elusive che, al di là di alcuni spunti simili agli Shadow Gallery nei refrains, sono monotoni e privi di spunti interessanti. L’elettronica e l’apporto delle tastiere affiora timidamente in Hollow, più complessa e gradevole, perché ancora ancorata all’atmosfera di Critical Mass.
Pilot In The Sky Of Dreams è un saliscendi di scelte avventate, come la banale apertura a ballad, e altre più sperimentali, come la contorta evoluzione Progressive Metal, convincente soprattutto per la presenza di efficaci linee vocali. L’influenza Shadow Gallery si fa più intensa in quello che si prospetta come uno degli episodi meglio strutturati di Dead Reckoning, mentre l’ultima parte cade nella semplicità con tracce come Fighting For Breath o Disappear.
E se i toni si smorzano e diventano cupi in Safe To Fly, One Degree Down non aggiunge altri elementi di diversità o di innovazione rispetto al resto del deludente cd.

L’andamento di Dead Reckoning fa rimanere l’amaro in bocca a tutti gli appassionati dei vecchi Threshold, perché per quanto la band inglese cerchi di differenziare il proprio sound, non riesce a far uscire le nuove canzoni dal guscio limitante che le racchiude. Non si può certo attribuire questa svolta negativa dei Threshold al cambiamento di casa discografica, perché i due fattori sono totalmente indipendenti, ma si deve sottolineare come una band che produce un album come Dead Reckoning sia più adatta al contesto Nuclear Blast che quello progressivo meditato e ricercato dell’Inside Out.

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