Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Rise Above Records/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- James ‘Jimbob' Isaac - chitarra, voce
- Alex ‘Al' Harris - batteria
- Chris West - basso

Tracklist: 

1. Hex Breaker
2. Corpse Of Love
3. Barnstorm Zombie Revival
4. Born Again Nihilist
5. The Idealist
6. Goddamn This City
7. What The Crow Saw
8. Triumvirate
9. Mass Appeal Sadness

Taint

Secrets and Lies

Secondo album per i Taint, che dopo l'esordio del 2005 con The Ruin Of Nova Roma, si ripresentano con il loro nuovo lavoro Secrets And Lies sempre per la Rise Above Records. Questo trio gallese proveniente da Cardiff, ed esattamente da Swansea, cita tra le proprie e svariate fonti d'influenza Led Zeppelin, Black Sabbath, Pink Floyd, Bad Brains, Dead Kennedy's e Metallica, ma in realtà propone qualcosa di profondamente diverso, dirigendosi verso un mix di sonorità comprendenti hardcore, stoner/sludge, post rock/metal, contaminazioni ‘seventies' ed un pizzico di prog, rendendo così davvero difficile permettere una precisa ed univoca loro collocazione all'interno di un qualsiasi specifico genere.
La produzione è curata da Alex Newport (Melvins, Fudge Tunnel), le vocals clean di Jimbob si mantengono sempre ruvide ed aggressive, il groove è potente ed i riff, spesso semplici ma taglienti, ripescano un po' nella tradizione classic metal dei ‘70, tenendo d'occhio in particolare Black Sabbath e Led Zeppelin, ma riadattati ad un sound moderno ed americano, mentre le ritmiche, compatte e possenti, risultano parecchio efficaci. Il tutto confluisce in un sound che cerca di coniugare modernità ed aggressività con un feeling tipicamente tradizionalista.

Emblematico a tal proposito è il brano più rappresentativo, nonché migliore, dell'album, ossia What The Crow Saw, introdotta ed interamente pervasa dalla presenza di un flauto dal retrogusto celtico, la song in questione, lunga oltre sette minuti, sembra un punto d'incontro tra la melodicità dei Jethro Tull e l'aggressività dei Mastodon, pronta ad emergere nello spezzone finale.
L'opener Hex Breaker mette in mostra il basso possente ed incisivo di Chris West, dando vita ad un brano massiccio ed aggressivo che coniuga stoner e hardcore, invece Corpse Of Love e Born Again Nihilist godono di un'impronta melodica più delineata ma inserita sempre in un impianto sonoro irruente e grintoso, anche se poi i pezzi perdono nella loro parte strumentale, spesso consistente in pochi riff e in uno squarcio di melodia ripetuti fino alla nausea, mentre brani come Barnstorm Zombie Revival e The Idealist, che si distingue anche per il ruvido e melodico ritornello, mostrano il loro lato più hardcore.
Più diretti verso sonorità post rock/metal invece brani come Goddamn This City, introdotta da una prima parte strumentale che anticipa la sfuriata della seconda fase, e soprattutto la lunghissima closer, addirittura ben sopra i venti minuti, Mass Appeal Sadness, forse quella che più di tutte, seppure sommessamente, mostra lo spirito degli Zeppelin, specie nelle buone parti di chitarra, nonostante il tutto sia sembra rivisitato dalla ruvida ed aggressiva interpretazione di Jimbob e da un approccio sempre modernista, ma nel complesso il pezzo non mostra doti qualitative tali da giustificare una così elevata durata, così che diviene a dir poco pesante giungere alla conclusione di esso.

Tanta aggressività e qualche spunto interessante riescono a fare di questo Secrets And Lies soltanto un lavoro appena discreto, poiché limitato da alcuni passaggi a vuoto, che risultano spesso ripetitivi e pesanti. Nonostante i buoni propositi quindi, i gallesi Taint non riescono del tutto a piazzare il colpo ad effetto, ma mostrano comunque buone idee ed un sound fresco, aggressivo e potente.
 

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente