Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Officina Studio
Anno: 
1995
Line-Up: 

- Daniele "Bud" Ancillotti - voce
- Fabio Cappanera - chitarra
- Enzo Mascolo - basso
- Roberto Cappanera - batteria
- Marcellino Masi - chitarra (solo nei primi quattro brani, tutti tratti dall'EP omonimo)
 

Tracklist: 

1. Viaggio In Inghilterra  
2. Autostrada Dei Sogni  
3. Luna Nera  
4. Piccolo Uccello Bianco  
5. The Ritual  
6. Gamblin' Man  
7. Unknown Soldier  
8. Metal Brigade  
9. King Troll  
10. War Games  
11. The Kiss Of Death  
12. Black Moon  
13. Rock n' Roll Prisoner  
14. Falling Star  
15. Don't Cry

Strana Officina

Una Vita Per Il Rock

Nella metà degli anni '70 i fratelli Fabio e Roberto Cappanera, rispettivamente chitarrista e batterista, insieme al bassista Enzo Mascolo fondano una piccola band che rappresenta il primo nucleo di quella che sarà una delle prime heavy metal band tricolore, vale a dire la Strana Officina, nata ufficialmente nel 1982 con l'ingresso del cantante Daniele Ancillotti e del secondo chitarrista Marcello Masi. Pare che il nome della band derivi dal fatto che i fratelli Cappanera avevano adibito a sala prove l'officina meccanica del padre, situata dentro la città di Livorno, tanto da causare continue lamentele e controlli da parte delle forze dell'ordine. Essi, insieme ai vari Vanadium, Death SS e Vanexa, furono tra i primi a proporre l'hard n'heavy nella penisola dello stivale, proprio sul principio di quegli anni '80 che vide esplodere e decollare la NWOBHM, e non a caso parecchi anni dopo si parlerà, relativamente al nostro paese, di NWOIHM.

Una Vita Per Il Rock esce postumo nel 1995 ed è dedicato alla memoria dei fratelli Cappanera, tragicamente scomparsi nel '93 in un incidente stradale, e rappresenta una raccolta dell'intera produzione di questa band, dal primo EP auto-intitolato del 1984 al secondo The Ritual del 1986 fino all'album Rock n' Roll Prisoners del 1988. Il primo EP contiene quattro pezzi heavy interamente cantati in lingua italiana, in seguito però la band, su insistenza delle case discografiche, ha dovuto cambiare i propri testi e proporre le composizioni in lingua inglese, ma il loro sound restava sempre ancorato all'heavy classico, con qualche puntatina nell'hard rock settantiano.

L'album si apre con i quattro brani tratti dall'EP d'esordio, che vedeva la presenza di Marcellino Masi come secondo chitarrista, la breve e potente Viaggio In Inghilterra, la malinconica ed introspettiva Autostrada Dei Sogni e la lunga ed epica Luna Nera sono tre brani che mostrano un elevato potenziale tecnico e compositivo per una formazione all'esordio, ma certamente la bellissima Piccolo Uccello Bianco, da fare invidia anche ai più illustri rivali d'oltremanica, fu un po' il pezzo simbolo dell'intera discografia del combo italico.
Saxon, Judas PriestAccept e simili sembrano un po' i loro punti di riferimento, ma la loro versione italica dell'heavy metal andava oltre contaminazioni ed influenze, anche quando fu abbandonata la lingua madre per proporre altri quattro pezzi nel più fruibile idioma anglosassone, si riparte così con la lunga intro di The Ritual, classico pezzo heavy potente e serrato, la veloce Gamblin' Man, la malinconica e potente power ballad Unknown Soldier, ed ancora una song potente e dalla sezione ritmica incalzante come Metal Brigade.
I restanti brani sono tutti tratti dal loro unico full-lenght, dal quale è stata esclusa la sola Burnin' Wings, ed è ancora una lunga, quanto orrorifica, intro ad anticipare King Troll, puro heavy affidato alla grinta del singer "Bud" Ancillotti ed alla grande performance dei fratelli Cappanera, la melodica power ballad War Games, dove si nota subito la presenza della tastiera ad accentuarne il lato melodico ed il bel solo del chitarrista, la veloce The Kiss Of Death, al limite dello speed/thrash, Black Moon invece, com'è facile intuire dal titolo, è la versione inglese di Luna Nera, poi l'incrocio di blues e rock n'roll alla AC/DC di Rock n' Roll Prisoners, infine la bellissima e melodica Falling Star e la conclusiva e veloce Don't Cry.

Unico rimpianto è quello di non poter godere nel presente lavoro, causa gli ottanta minuti massimi a disposizione, della bellissima e saxoniana Non Sei Normale, una delle prime canzoni della band pubblicata in Heavy Metal Eruption, compilation del 1983 nata su iniziativa del magazine Rockerilla che raccoglieva alcuni brani delle metal band italiane dell'epoca, tra cui Steel Crown, Crying Steel, Death SS ed Elektradrive. Comunque Una Vita Per Il Rock può ormai considerarsi un classico dell'heavy metal nazionale, e la Strana Officina rappresenta fuor di dubbio una band essenziale per la nascita dell'intero movimento metal italico.      


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