Voto: 
6.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Perris Records/Andromeda
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Nico Soren Adamsen - voce
- Dennis Post - chitarra
- Kazz Sogreen - basso
- Chris Braun - batteria

Tracklist: 

1. The Angry Song
2. Rebelution
3. The Devil And I
4. Slaughterh-h-house
5. Raise Raise Raise
6. Diablo Rising
7. I Wish I Was
8. Sinshine
9. Unleashed
10. Private Hell

Starrats

Rebelution

Gli Starrats si formano in Danimarca, precisamente a Copenaghen, nei primi anni del nuovo millennio e già nel 2004 pubblicano il loro esordio discografico Broken Halo rilasciato dalla italiana Adrenaline Records. Quest'anno tornano con il loro secondo full-lenght edito dalla Perris Records, che si intitola Rebelution. Nonostante la copertina possa far pensare ad una metal band dedita a sonorità cupe e più estreme, come Doom o Black, in realtà il loro sound è un Heavy Rock di scuola europea che strizza parecchio l'occhio allo Street Metal targato stelle e striscie di gruppi come Skid Row e Motley Crue, ma si possono anche riscontrare contaminazioni derivanti da più moderne ed estreme sonorità, come Numetal e Thrash, un uso però dosato e mai eccessivo, che evita quindi di far pericolosamente uscire i danesi dai canoni di quell'Heavy Rock di cui prima parlavo. A quanto pare neanche gli stessi Starrats nascondono la loro ammirazione per gli Skid Row, tanto che anche la voce dell'ottimo singer Nico riesce in alcuni frangenti a ricordare la strepitosa ugola di Sebastian Bach, soprattutto nel saper affrontare le tonalità più alte con la giusta grinta ed esecuzione.

The Angry Song apre l'album in maniera veloce ed aggressiva, facendo presa su una sezione ritmica possente, che in alcuni momenti si spinge verso un thrash alla Anthrax, ed anche Rebelution pur abbassando leggermente i ritmi mantiene una certa aggressività sfociando in un chorus parecchio orecchiabile e prevedibile, mentre il riff iniziale di The Devil And I ricorda altri brani come I'm Broken dei Pantera o Cochise degli Audioslave, per cui risulta inevitabile essere assaliti da quella sensazione che ti fa dire "l'ho già sentito". Quasi sempre protagonista in apertura è la batteria di Braun, come in Slaughter-h-house, brano che ha caratteristiche simili alla title-track, soprattutto per quanto riguarda il chorus pieno, e dove assistiamo ad un bel solo di Post, invece Raise Raise Raise ha nella possenza e nella velocità della sezione ritmica e nel bel pre-chorus il suo punto di forza, ma cede poi in prossimità di quel chorus fin troppo scontato alla "Motorhead". Nico in apertura di Diablo Rising ci mostra le sue elevate doti canore lanciandosi, poi per tutto il pezzo, in strilla ed urla degne del miglior Bach, ed anche il brano risulta molto bello e ricorda molto lo stile degli Skid in Slave To The Grind. Tornano le contaminazioni thrash in I Wish I Was, dove in alcuni frangenti Nico accenna anche ad un cantato in growl, invece Sinshine riprende le tematiche sonore tipiche dello Street Metal di stampo americano, risultando anche questo uno dei pezzi più belli del lotto ed inevitabile ancora una volta è l'accostamento con la band del New Jersey, sulla stessa scia la successiva Unleashed, a mio avviso meno piacevole, e la closer Private Hell, anche questo uno dei pezzi meglio riusciti. Alla fine si trova poi una breve e strumentale traccia nascosta.

Ciò che più impressiona degli Starrats è l'ottima voce del vocalist Nico, oltre la dimistichezza e l'abilità di questi danesi con i loro strumenti, davvero bravo in particolare il batterista Braun, ciò che invece non convince del tutto è il songwriting, che non risulta costante, alternando buone canzoni a pezzi meno riusciti. Si consideri poi che i brani maggiormente apprezzabili, sono quelli che si rifanno allo Street/Hard americano e che molto risultano influenzati dal sound degli Skid Row perdendo così in freschezza ed originalità. Infine riteniamo quest'album un buon compromesso per chi ama sonorità più pesanti ed estreme, tanto da poter risultare anche piacevole agli amanti del Thrash. Ci sono tante ed alte potenzialità, ma vanno sfruttate meglio.

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