Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Metal Mind Productions
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Robert Lowe - voce
- John Perez - chitarra
- Steve Moseley - chitarra
- James Martin - basso
- Steve Nichols - batteria


Tracklist: 

1. Scent of Death       
2. Haunting the Obscure       
3. Mental Pictures       
4. Destiny Falls to Ruin       
5. Sightless       
6. 9th Day       
7. Phantoms       
8. Is There       
9. Pawns of Anger       
10. Waiting for the Light       
11. Days of Prayer       
12. Falling

Solitude Aeturnus

Hour Of Despair

Introdotto da una copertina tetra ed arcana, il DVD Hour Of Despair dei Solitude Aeturnus si presenta come un documento parecchio interessante per comprendere il cambiamento di esibizione e di interpretazione live da quando Robert Lowe dei Candlemass è diventato il nuovo front-man della band. Nei quasi 140 minuti di concerto si susseguono dodici canzoni tratte da alcuni degli album della carriera della formazione americana che ha descritto parte della storia del Doom.
Il DVD contiene infatti la registrazione dello show tenutosi allo Stodola Club di Varsavia il 12 febbraio 2007, in occasione del tour di promozione del full-lenght Alone dell’anno precedente, prodotto dalla Massacre Records. Robert Lowe ha conservato una certa continuità con Messiah Marcolin nei Candlemass, sia nell’approccio vocale davvero maestoso e determinato, sia nell’abito da ecclesiastico con cui si propone sul palco.

Scent Of Death, tratta dall’ultimo Alone, è massiccia nei costanti riffs lenti e rocciosi delineati da John Perez e Steve Moseley, mentre il vero punto di forza è proprio il tono vocale di Lowe, capace di raggiungere livelli elevati e di mantenere una certa solidità di timbro. Un particolare attenzione viene riservata ai brani di Through The Darkest Hour, come Haunting The Obscure, The 9th Day: AwakeningPawns Of Anger e da ultimo Falling, che chiude un’esibizione capace di ricalcare la qualità su disco in modo efficace e valido.
La batteria come al solito non eccede in sezioni elaborate o estremamente complesse, ma è comunque in grado di accompagnare ciascuna canzone al finale variando i passaggi o introducendo la doppia cassa.
Dopo un’attesa durata ben otto anni, tutti i fans dei Solitude Aeturnus hanno potuto rivederli dal vivo con del materiale nuovo, sebbene sempre troppo legato alla tradizione: la parola sperimentazione infatti è abbastanza impropria per un genere come il Doom, che dagli anni Ottanta ha subito poche variazioni (se si escludono le correnti che lo legano al Post-Rock), come dimostrano anche gli ultimi lavori di Candlemass e appunto Solitude Aeturnus. Solo i Trouble e i Cathedral hanno osato andare oltre i canoni del Doom ma gli appassionati spesso non hanno risposto in modo convinto o positivo.

I Solitude Aeturnus pertanto sono ritornati sulla strada del passato con un ottimo cantante che riesce a coinvolgere anche il pubblico polacco con la sua personalità e il suo carisma: in definitiva si consiglia l’acquisto di Hour Of Despair a tutti gli amanti di un genere lento e mastodontico nelle sue architetture, ma ancora troppo connesso alle sue radici Heavy; lasciandosi trasportare sulle note di Sightless, una delle migliori proposte, il DVD della Metal Mind Productions passerà più rapidamente di quanto si possa pensare, se si apprezzerà anche la particolare atmosfera disegnata dai Solitude Aeturnus sul palco dello Stodola Club.

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