Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Andrea Sacchi
Genere: 
Etichetta: 
Lupus Lounge/Audioglobe
Anno: 
2006
Line-Up: 

- sG - Voce, Chitarre, Testi
- Daevas - Basso, Voce
- A.D. - Chitarre
- T. Thelemnar - Batteria e Percussioni

Tracklist: 

1. Nowhere
2. Versus
3. Ordinance
4. Confessions
5. Metamorphoses
6. Ghost
7. Seraphim Is Dead
8. Lucifer Speaks
9. Exit

Secrets of the Moon

Antithesis

Introdotti da una biografia che li dipinge come una delle band più originali nell’ambito del Black Metal moderno, i tedeschi Secrets Of The Moon presentano al pubblico la nuova fatica in studio intitolata Anthitesis.
Le note di accompagnamento sono realmente enfatiche, tanto da sottolineare continuità liriche tra i nostri e Percy Bysshe Shelley nella visione comune del Diavolo come il nume tutelare della conoscenza. E ovviamente i complimenti di sprecano: colti, enigmatici, imprevedibili.
Dobbiamo fidarci? Ovviamente no. A prescindere da un lancio pubblicitario altisonante e da un panorama lirico indubbiamente profondo, il quartetto tedesco non ha molto da offrire se parliamo di musica, se non uno sbiadito ibrido tra il Death melodico e il Doom.

La band possiede senza dubbio un valido bagaglio tecnico e le song, considerate singolarmente non sono nemmeno spiacevoli. Le due facciate viste sopra si combinano piuttosto bene grazie a tappeti di riff che, sempre compatti, si ritagliano a tratti dei cammei in cui diventano ancora più solidi e lenti, ricorrendo talvolta a enigmatiche distorsioni. Non male in questo senso l’epica Versus, oppure la più particolare Metamorphoses, un brano granitico e oscuro che fa proprie delle vere “irruzioni” chitarristiche quanto mai disturbanti.
Il problema è che i pezzi, in una visione d’insieme tendono ad assomigliarsi tutti, finendo per annoiare e rendere l’ascolto poco vario. Dopo aver seguito i primi brani si delinea già chiaramente ciò che i nostri vogliono dire e il contenuto delle tracce successive diventa perfettamente prevedibile.
Non basta poi aggiungere un po’ di rumorismo o qualche spruzzata di musica elettronica e sinfonica per potersi definire all’avanguardia o chissà quanto originali, se alla base non esiste di per sé un sound realmente dinamico e coinvolgente. Inappuntabili come mestieranti, i Secrets Of The Moon non riescono però ad emergere dall’anonimato e Antithesis si rivela un ascolto avaro di sorprese.
Molto rumore per nulla.

 

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