Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Dogjob/Tuba Records/Audioglobe
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Casey Chaos - voce
- Samoth - chitarra
- Cosmocrator - chitarra
- Faust - batteria
- Happy-Tom - basso



Tracklist: 

1. Protest Life

2. Gospels for the Sick

3. Throw up on you

4. Night of a 1000 deaths

5. Truth won’t be sold

6. Hate the Sane

7. Deathpunkscumfuck

8. Road to sufferage

9. Backstabbers go to heaven

10. The perfect mistake

Scum

Gospels for the Sick

Il progetto Scum sicuramente produce un forte impatto sullo scenario musicale. Nasce nell’estate del 2002 con l’intento di innovare la scena extreme con un lavoro, Gospels for the Sick, che fondesse possibilmente tendenze diverse. A causa di problemi il gruppo si metterà al lavoro effettivamente solo nel 2004 successivamente a diversi cambiamenti di line-up. I personaggi che quindi, da amici più che da collaboratori, si sono addentrati in questo ambizioso progetto sono ottimi rappresentanti di generi musicali disparati, quasi opposti. Casey Chaos(Amen), Samoth e Faust(ex-Emperor), Cosmocrator(MindGrinder), Happy Tom(Turbonegro).

Ma in definitiva in cosa consiste questa volontà di innovazione? Per la precisione in una fusione, quanto mai inaspettata, dello spirito del Black metal norvegese con una tendenza sonora punk. Proprio così. Due generi che hanno toccato sponde completamente opposte si trovano oggi uniti in un genere definito Death Punk o black’n’roll.
La produzione pertanto ha alla base diversi elementi sonori, presi da quei mondi musicali, come un vocal dinamico, eccentrico, provocante, interpretato da Casey Chaos, e ritmi ossessivi tipicamente “blackster”, in particolare di batteria. Faust e Samoth, ex Emperor, non si ritrovavano a suonare insieme dai tempi del grandioso In the Nightside Eclipse e rispolverano la malvagità del loro vecchio sound.

Ogni membro ha contribuito con idee, riff, rivolti, a creare questo album che quindi è imperniato perfettamente su due stili che dimostrano di avere paradossalmente punti di contatto. Ovvero l’essere essenziali, estremi, urtanti come dimostrano appunto le dieci tracks. E’ un’opera che esprime tutto il dissenso che potrebbe nascere in ambito rock. E’ una musica contro la decadenza della società e la corruzione politica. Hanno contribuito poi alla realizzazione di Gospels for the Sick anche altre personalità di spicco come Mortiis, Nocturno Culto(Darkthrone) e Euroboy(Turbonegro/Euroboys).

Ci si trova dunque di fronte a un’innovazione certo, ma c’è da domandarsi più che altro quanto sia funzionale. Un famoso personaggio black metal, Fenriz(Darkthrone), spiega in una sua intervista cosa sia effettivamente il black metal e sostiene ripetutamente come sia concettualmente antitetico al punk e a tutto ciò che predica. Con ciò Gospels for the Sick rimane un lavoro interessante, un azzardo forse, ma un’esperienza di sicuro da approfondire, soprattutto per sperimentare quali siano i veri limiti di due generi diametralmente opposti.

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