Voto: 
4.0 / 10
Autore: 
Massimiliano Barbieri
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
1990
Line-Up: 

- Anders Friden - voce
- Niklas Sundin - chitarra
- Mikael Stanne - chitarre
- Martin Henriksson - basso
- Anders Jivarp - batteria


Tracklist: 

1. Enfeebled Earth
2. The Fortune Of War
3. Only Time Can Tell

Sceptic Broiler

Enfeebled Earth

Sceptic Broiler, questo nome ai più non dirà granchè, in realtà dietro ad esso si celano alcuni dei musicisti che pochi anni dopo daranno vita a quello che ora è conosciuto come death melodico: i Dark Tranquillity. Questo rarissimo demo di cui esistono 100 copie al mondo è stato registrato nell’agosto del 90, in due giorni, da uno dei tanti giovani gruppi assetati di musica. Per la precisione al tempo l’età media del gruppo si aggirava intorno ai 16 anni e i Nostri avevano imbracciato gli strumenti da poco più di un anno e mezzo seguendo un percorso totalmente autodidatta. L’impatto con questo demo strappa più di un sorriso. Innanzitutto il package, una cassetta con copertina fotocopiata in cui troneggia il logo disegnato per il gruppo da Mikael Stanne: un paperino dallo sguardo incazzoso e dalla chioma fluente al centro delle due parole formanti il nome del gruppo che vengono stilizzate in modo da creare un paio d’ali di pipistrello. All’interno leggendo la line up si nota che è la stessa che arriverà a pubblicare Skydancer. Nel foglietto che si trova all’interno oltre ai testi si nota un’altra fonte di stupore: “Backing growling on Only Time Can Tell by the mighty DEATH AID: Tompa Lindberg, Anders Björler and Björn Mankner”. Chissà quanti di quelli che si sono trovati davanti questa cassetta si sono immaginati che i nomi che vi erano riportati sarebbero in seguito diventati famosi ed associati non ad una, non a due ma a ben tre bands che sarebbero diventate mitiche per aver inventato un genere in grado di influenzare centinaia di gruppi? Probabilmente nessuno.

Ma passiamo ad analizzare il lato squisitamente musicale di questo Enfeebled Earth. Il demo è composto da tre canzoni. Il lato A si apre con la title track. Il suono è abbastanza pietoso con le chitarre che suonano molto “crunch”, la distorsione è ai minimi storici per il genere proposto e nelle sezioni più tirate si ha quasi la sensazione che siano le chitarre ad essere ritmiche rispetto al basso e non il contrario. Si evincono subito le influenze principali: i gruppi thrash teutonici, infatti la canzone risulta, dopo un inizio dal sapore heavy, essere thrash vecchio stile. Cercando di contestualizzare la canzone il songwriting sembra non essere per niente male per dei giovincelli alle prime armi anche se il ritornello è spudoratamente copiato da Evil Dead dei Death. Il cantato di Fridén non è molto diverso da quello che si sentirà dopo sui demo targati Dark Tranquillity. La coppia di axemen (Sundin e Stanne) sembra cavarsela abbastanza bene sulle ritmiche ma quando tentano un assolo riescono solo a provocare nell’ascoltatore una sensazione di fastidio. Sempre sul lato A troviamo The Fortune Of War, track stilisticamente vicina alla prima ma che forse resta ancora meno in testa. Il riff iniziale ha un non so che in grado di far pensare a una canzone tradizionale russa. Si resta stupiti quando a un certo punto interviene un tapping per meno di un secondo che sembra essere finito li per caso e che ci sta come la nutella su una bella fetta di lardo nostrano, ma d’altronde anche queste cose fanno parte del fascino di questi luridi demo registrati con 10000 lire. Anche a questo giro l’assolo è altamente fastidioso…forse anche di più di quello di Enfeedbled Earth. Sul riff finale ritorna la sensazione di canzoncina russa prima che un ultimo chorus chiuda la canzone. Si passa al lato B dove si trova un’unica canzone: Only Time Can Tell, lunga quasi ben 7 minuti. Senza dilungarsi troppo, non si distingue dalle altre per niente in particolare. L’intro è epicheggiante ma la canzone risulta essere nello stesso stile, forse un po’ più tirata e avente un paio di riffs interessanti, naturalmente niente a che vedere con la loro futura proposta ma comunque alcune trovate risultano gustose.

Insomma un demo che ha più valore storico che altro, anche perché per intravedere elementi di quello che sono poi diventati già a partire dai demo targati Dark Tranquillity bisogna stare li con il lanternino. Una normalissima thrash band alle prime armi, priva di originalità e alla quale si può dare atto al limite di disporre già di un songwriting discreto per l’età media del gruppo. Magari contestualizzando questo demo all’epoca a cui è uscito e rapportandolo alla scena musicale del tempo guadagnerebbe qualche punto ma ora è solo un qualcosa di divertente che ci permette di vedere le vere origini del gruppo e sentire i propri miti quando ancora erano scarsi.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente