Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Etichetta: 
Atlantic Records
Anno: 
1985
Line-Up: 

- Jon Oliva - voce e tastiere
- Criss Oliva - chitarra
- Keith Collins - basso
- Steve Wacholz - batteria

Tracklist: 

:
1. Power Of The Night
2. Unusual
3. Warriors
4. Necrophilia
5. Washed Out
6. Hard For Love
7. Fountain Of Youth
8. Skull Session
9. Stuck On You
10. In The Dream

Savatage

Power of the Night

Il successo ottenuto negli inizi di carriera consentì ai Savatage di farsi un nome; e subito per la band di Tampa arrivò un contratto discografico con una grande major, la Atlantic Records. Il risultato fu il loro terzo album, Power Of The Night, uscito nel 1985. Lo stile non si discosta più di tanto dall’ormai tradizionale trademark Savatage, ma vengono fuori comunque alcuni pezzi destinati a diventare dei classici del gruppo. La voce di Jon Oliva si fa sempre più decisa, come deciso è il riffing bruciante del fratello Criss, che inizia anche a fare sul serio con la propria tecnica e i propri virtuosismi. Sezione ritmica precisa e instancabile da parte del solito “Dr. Killdrumm” Wacholz e di Keith Collins, alla sua ultima partecipazione con i Savatage. Inoltre, ci sono meno tastiere rispetto al precedente Dungeons Are Calling.

Il mitico riff della titletrack Power Of The Night apre l’album dopo una breve introduzione di leggeri synth oscuri e subito parte l’adrenalina, mentre Unusual incupisce di più le atmosfere; i riff si mantengono serrati e taglienti e la diabolica voce di Jon domina al microfono. Warriors inizia con un tappeto di tastiera epico e con Jon che canta con dolcezza. Rapidamente partono i duri riff di Criss e Jon muta il suo canto in quello solito, più acido, abbinandosi alle atmosfere che ricalcano ancora il fantasy del precedente album; per dirla in parole povere Warriors è uno dei classici dei primi Savatage e non certo immeritatamente. Necrophilia strizza forte l’occhio alla scena della New Wave Of British Heavy Metal e, come essa, possiede un forte impatto e numerosi assoli veloci che volano liberi per il brano. Il brano verrà apprezzato soprattutto in sede live. Washed Out è invece un pezzo di puro Power Metal, con riff veloci e cattivi, ma in soli due minuti di forte impatto.

Si prosegue con Hard For Love, che si riavvicina al classico Hard Rock degli anni ’70 e alle sue varianti maggiormente Glam/Pop. Il risultato è molto melodico, ma al tempo stesso duro e ruvido, in puro stile Savatage dei primi anni. Di contrasto Fountain Of Youth recupera forti ritmiche epiche in stile Manowar, mentre Skull Session quasi ritorna su di un Metal potente e veloce. Stuck On You è un altro importanti classico: sequenze di riff storici per l’album, molta combinazione di durezza e melodia e un Jon sempre più graffiante con la sua voce. In The Dream è forse il brano migliore di tutto il repertorio, una ballad molto dolce e orecchiabile dove trova spazio persino un assolo veloce. La batteria decisa si unisce perfettamente alla grande melodia della canzone e il risultato è ottimo; inoltre, per certi versi, questa canzone anticipa alcune delle sonorità tipiche dei Savatage di inizio anni ’90. Alla fine dei quasi quaranta minuti dell’album notiamo come i Savatage siano notevolmente maturati tecnicamente e compositivamente, ma non ancora giunti agli standard della Rock Opera, che all’epoca dell’album era ancora molto lontana e sarebbe arrivata dopo un lustro.

Terminato il tour dell’album Keith Collins lascierà la band per divergenze musicali, venendo rimpiazzato dal nuovo bassista Johnny Lee Middleton. Ciò nonostante la formazione americana guadagnerà ulteriormente fama e apprezzamento nell’ambiente Metal americano di inizio anni ’80. Power Of The Night dimostrò però come la vena innovativa dei Savatage fosse inevitabilmente in declino, spingendo così la band a intraprendere l’evoluzione che avrebbe radicalmente cambiato faccia al loro stile. Prima però, gli ancora giovani Savatage furono costretti dalla casa discografica a subire un’imposizione musicale per l’album successivo. In pratica, l’Atlantic Records riteneva che il successo dei Savatage fosse insufficiente e per aumentarlo decise di spingerli verso un suono molto più easy, che portò il gruppo ad incidere Fight For The Rock, album molto controverso e pesantemente criticato da tutti i fan, addirittura dagli stessi Savatage. Con Power Of The Night si ebbe comunque la conferma delle grandi capacità di uno dei gruppi Metal più promettenti e sottovalutati degli anni ’80. Deciso, infuocato, energico, cupo, così è Power Of The Night.
 

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