Voto: 
5.4 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Metal Heaven/Frontiers
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Rick Altzi - voce
- Jordi Sandalinas - chitarra
- Mick Cervino - basso
- Patrick Johansson - batteria
Guests:
- Chris Caffery, Andy La Roque - chitarra
- Derek Sherinian, Elias Holmild - tastiere

TRAACKLIST:
1. Fly To The Sun
2. Never Seen Before
3. Bad Dreams
4. Back From The Light
5. No Matter What
6. As The Rain Falls
7. Double Cross
8. Ring Of Fire
9. The Wrong Side Of Me
10. Shadows In The Rain
11. The Healer Talks
12. Seasons In The Sand

Tracklist: 
Sandalinas

Fly To The Sun

Dopo aver debuttato nel 2005 con Living On The Edge, tornano i Sandalinas, band fondata nel 2004 dal chitarrista spagnolo Jordi Sandalinas, in cui milita tra gli altri il cantante Rick Altzi, vocalist anche degli At Vance, proponendo un hard n' heavy di stampo classico e melodico. La band è completata poi dalla presenza al basso di Mick Cervino (Blackmore's Night) e di Patrick Johansson (Malmsteen) alla batteria, inoltre partecipano anche illustri ospiti, almeno in ambito hard n' heavy, come il chitarrista Chris Caffery ed il tastierista Derek Sherinian.
Questo loro secondo disco, intitolato Fly To The Sun, va ad inserirsi nel solito filone del melodic metal, riprendendo un po' le classiche sonorità hard n' heavy dal taglio melodico, dando vita però ad un dischetto che si ascolta in maniera piuttosto facile ed anche leggera, spesso più potente che melodico, senza tuttavia riuscire mai ad imprimersi con adeguata forza nelle grazie dell'ascoltatore, senza quasi mai trovare la melodia memorabile o il guizzo giusto per far breccia in chi ascolta e senza quindi avere le credenziali necessarie per distinguersi dalla marea di lavori che oggigiorno ci sommergono in tale ambito, ma più generalmente in quasi tutti i settori della musica.

E dire che le impressioni che si ricavano dall'ascolto generalizzato del disco sono buone, e sono quelle di un cantante in gran forma, di un virtuoso della sei corde che si mette al servizio delle sue composizioni e non si perde mai in virtuosismi fini a sé stessi, di una band rodata e preparata in cui ciascuno svolge brillantemente il proprio compito. Eppure ai Sandalinas sembra manchi il carisma e l'originalità necessarie per riuscire ad emergere e quindi distinguersi dalle tante altre band che ci propinano le stesse cose da anni.
Non vuole essere questa una stroncatura di Fly To The Sun, perché mettiamo subito in chiaro che chi impazzisce per questo genere di musica di certo non resterà entusiasta dall'ascolto di questo disco, ma sicuramente non avrà motivi particolari per rimanerne particolarmente deluso, tanto che potrà trovare motivi di soddisfazione con il buon heavy melodico dell'opener e title-track o con la seguente Never Seen Before.
Purtroppo per gran parte del disco però si susseguono mid-tempos granitici ma spesso scevri di ispirazione e privi del giusto mordente, che uno dietro l'altro filano via nell'indifferenza dell'ascoltatore, il cui interesse viene richiamato qua e là da buone parti di chitarra o comunque dal guizzo nato dall'estro esecutivo di qualcuno dei bravi musicisti coinvolti.
Le melodie non sono quasi mai memorabili, cosa che non poco penalizza l'esito finale, fatta eccezione per qualche episodio che infatti risulterà tra i migliori del lotto, come As The Rain Falls, in cui si apprezza un bel refrain e l'ottima interpretazione di Rick Altzi, o la più catchy Ring Of Fire, potente e dal taglio classico, cosa che magari la fa apparire come vagamente già sentita, o ancora l'energica The Wrong Side Of Me, mentre nel finale interamente caratterizzato da noiosi slow tempo come Shadows In The Rain o The Healer Talks, quest'ultima dal retrogusto un po' country e un po' Whitesnake, si distingue la conclusiva e melodica Seasons In The Sand.

Fly To The Sun è un disco come tanti altri, ma partorito da una band che mostra potenzialità maggiori a tante altre; un disco che di certo non ambisce a distinguersi dalle tante uscite ad esso simili ed ancor meno a farsi ricordare nel tempo, e la cui unica utilità potrebbe essere quella di placare la sete di hard n' heavy dei più assidui e fedeli fruitori del genere.
 

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