Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Luca Chieregato
Etichetta: 
InsideOut/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

:
- Michael Sadler - voce e tastiere
- Jim Crichton - basso
- Ian Crichton - chitarra
- Jim Gilmour - voce e tastiere
- Brian Doerner - batteria


Tracklist: 

:
1. Lifeline
2. Book Of Lies
3. Sideways
4. Can’t You See Me Now?
5. Corkentellies
6. More Than I Deserve
7. Sound Advice
8. 10000 Days
9. It Never Ends

Saga

10,000 Days

Commovente.
Se pur nella sua semplicità, non trovo espressione migliore per introdurre l'ultima fatica dei Saga.
Toccante, perchè, concedetemi il termine, epitaffio di Michael Sadler, per quanto annunciato con largo anticipo, capace di coinvolgere e sconvolgere ogni fan del gruppo e del genere.
Emozionante, in quanto ennesimo colpo di una carriera straordinaria, quale miglior marker del trentesimo anno di attività.
Questo, e molto altro, è 10,000 Days, perchè questo, e molto altro, sono i Saga.

Difficile oggi prevedere le sorti future della band: fatto sta che i nostri eroi hanno raggiunto l'onorevole traguardo, ed in questa occasione uno di loro ha deciso di abbandonare l'impresa, conscio nel consegnare alla storia le proprie gesta. Non resta che accogliere il presente, quale altro tassello di un glorioso passato.

E sin dalle prime battute si evince come i canadesi abbiano voluto celebrare il solenne momento infondendo nella musica del neonato tutta l'essenza di una vita. Note illuminanti, scanzonate, sognanti ed evocative, ma soprattutto capaci di esaltare quelle classiche sonorità di genere, oggi rilette da molteplici angolazioni. Lifeline e Book Of Lies ci catapultano immediatamente nella loro dimensione fatta di melodie e tempi alterni, a cavallo tra il pomp prog e l'AOR. Grande spazio quindi ai synth e soprattutto alle chitarre di Ian Crichton, che come non mai sono libere di esprimersi verso nuove sperimentazioni, guadagnando livelli forse mai ottenuti.
Il prezioso songwriting accarezza molti aspetti già sfidati in passato, dimostrando ancora una volta l'impronta caratteristica di Salder e compagni. Difatti nonostante le atmosfere che avviluppano la tracklist suonino ricercate ed impreziosite da nuove sfumature, l'approccio resta pressappoco invariato, diretto e senza troppi fronzoli.
Gli arrangiamenti raggiungono una forma aurea, enfatizzata dall'assenza di passaggi gratuiti, ma non per questo immune al fascino di manifestazioni articolate. A dimostrazione di ciò, quasi non stupisce prendere atto di come il feeling di molte tracce rispolveri le pennellate precedentemente affrescate su tavole d'autore che portano il nome di Worlds Apart.
Brani quali Sound Advice e It Never Ends, sono la somma rappresentazione di questa continua ricerca di perfezione, testimone dello stato di forma del quintetto; condizione che ritroviamo esattamente nella title-track, e ancora nella meravigliosa, e a tratti stupefacente, strumentale Corkentellis.

Ma come in ogni novella, anche in questo caso siamo giunti alla conclusione. E se pur con un pizzico di malinconia, accogliamo il lieto fine, rinfrancati dalla consapevolezza che miglior congedo non aveva ragione di esistere.
Altre parole non servono: lasciamo spazio alle note di 10,000 Days, con l’augurio che il nuovo corso dei Saga possa ripartire seguendo le medesime coordinate.


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