Uyuni e Ronin, insieme.
I primi, meno conosciuti, imbastiscono delicati e misteriosi rituali acustici chasnyani che ci conducono fino in medioriente (alcuni field recording registrati in Iraq) e poi offrono una traccia, cantata in italiano, dalla poetica trasparenza folk-progressive che fa un sol boccone di tutto il neocantautorato indie nostrano.

Gli altri, sicuramente più famosi, declinano in chiave Calexico-desertica il post-rock dei Tortoise aggiungendo una quota di desolazione ambientale e amarezza cinematografica che ne aumenta la qualità narrativa.

Questo bellissimo progetto è - il primo di una serie - concepito su degli split più una traccia condivisa dalle due band di turno e pubblicato in due versioni ciascuna delle quali presenterà per primi gli uni o gli altri, azzerando così ogni gerarchia di sorta. Si tratta della label Area 51 nata dall'esperienza decennale dell'omonima trasmissione radiofonica su Popolare Network.

Auguri, aspettiamo con ansia gli split futuri nella speranza che il livello sia sempre così alto.