Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Toby Hulse - voce, chitarra, tastiera, batteria
- Ben Hulse - batteria
- Mark Lazeski - voce, basso
- Brendan Stoneman - voce, basso


Tracklist: 

1. This Frequency We Share
2. Letting Go
3. Headphones
4. No Answer
5. Get On With It
6. Digging In The Dirt
7. Its Over Now
8. Looking Into You
9. Worth The Wait
10. The Unknow
11. Surrender
12. Back Where I Belong
13. Into The Obvious
14. In This

Retrograde

The Frequency We Share

I Retrograde arrivano al nuovo album dopo aver pubblicato nel 2004 l’EP Headphones, che già indicava precisamente quali fossero le coordinate della band per il successivo lavoro.
The Frequency We Share è un discreto album di rock a tratti alternativo che non aggiunge nulla di nuovo ma si fa ascoltare senza problemi.
Il CD è stato registrato ai Matchbox Studios situati ad Austin (Texas); il lavoro è stato prodotto da Dwight Baker e masterizzato a Los Angeles da una vero veterano della scena come Dave Collins (Soundgarden, No Doubt, Queens Of The Stone Age).
Indubbiamente salta subito “all’orecchio” che uno degli aspetti più interessanti del disco è proprio il sound cristallino e strascicato che i professionisti sono riusciti a tirar fuori dalle composizioni della band. Basti ascoltare Letting Go, che fra l’altro è stato anche il singolo d’apertura del disco, per capire la calibratura perfetta di melodie fra chitarra e voce.

Il CD è un continuo riferimento ai mostri sacri del genere senza dimenticare che i nostri amano aggiungere una gran dose di melodia e di immediatezza che dovrebbe regalare al disco qualche chance in più a livello commerciale.
Bella l’idea di utilizzare due singer, Toby e Mark, dai timbri uno più carezzevole e l’altro più sguaiato; l’incontro dei due stili dà vita a una panoramica emozionale più profonda.
Fra le track colpiscono soprattutto quelle in cui la carica delle chitarrone quasi metal fanno da contraltare alle melodie decadenti dell’alternative, come nel caso della bellissima Worth The Way; ma anche in ambito pienamente alternative i nostri non scherzano, come dimostra la ritmica tutta “sali-e-scendi” di The Unknow.
Seppur senza produrre nulla di sensazionale The Frequency We Share dei Retrograde è un album che vale una chance da parte vostra.

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