Voto: 
8.9 / 10
Autore: 
Paolo Brondolo
Genere: 
Etichetta: 
Epitaph Records
Anno: 
1995
Line-Up: 

- Tim Armstrong - voce e chitarra
- Lars Frederiksen - voce e chitarra
- Matt Freeman - basso e cori
- Brett Reed - batteria

Tracklist: 


1. Maxwell Murder
2. The 11th Hour
3. Roots Radicals
4. Time Bomb
5. Olympia WA.
6. Lock, Step & Gone
7. Junkie Man
8. Listed M.I.A.
9. Ruby Soho
10. Daly City Train
11. Journey To The End Of The East Bay
12. She's Automatic
13. Old Friend
14. Disorder And Disarray
15. The Wars End
16. You Don't Care Nothin'
17. As Wicked
18. Avenues & Alleyways
19. The Way I Feel

Rancid

...And Out Come the Wolves

Quando quattro ragazzi innamorati del punk riprendono le sonorità ska e reggae unendo alla perfezione il sound di questi tre generi può solo nascere un disco: And Out Come the Wolves. E se fra questi quattro ragazzi troviamo Tim Armstrong e Matt Freeman, già provenienti dalla band Operation Ivy allora l'alta qualità del lavoro è assicurata.
Il disco a cui ci troviamo di fronte è senza tempo, un album immortale nel genere e un punto obbligatorio per ogni ragazzo amante del punk rock. 19 canzoni nate senza la pretesa di essere ribelli o di essere per forza anticonformiste, e che raccontano esperienze di vita vissuta, niente di più e niente di meno, ed è in questa semplicità che è racchiuso tutto il valore dell'album.

Mixato da Andy Wallace (già al lavoro -per citare solo due gruppi dall'infinita lista- con Slayer e Nirvana) è prodotto da Jerry Finn e dalla band stessa. Il sound di And Out Come The Wolves è dato principalmente dalle chitarre taglienti e fredde che si mischiano con il calore del basso e con la voce unica del già citato Tim Armstrong. Non sono in pochi a dichiarare che la vera potenza dei Rancid risiede proprio nei testi e negli impossibili giri di basso.
Una foto in bianco e nero in copertina riprende quella di Complete Discography dei Minor Threat e la grafica minimale anche all'interno del booklet ricorda un po' tutti gli album dei gruppi nati per la strada.

Maxwell Murder è il modo migliore in cui può cominciare un disco simile; veloce quanto basta e diretta, con un assolo di basso che sarà per sempre il biglietto da visita di Matt Freeman. Una delle novità di quest'album è la voce del chitarrista Lars Frederiksen che, mentre nei lavori precedenti si limitava ai cori (ad eccezione di qualche traccia in cui era protagonista vero e proprio) ora ha lo stesso valore di quella del cantante Tim Armstrong per cui le voci si alternano per tutta la durata del disco concedendogli in questo modo più fluidità e scorrevolezza. E' questo il caso di The 11th Hour, Listed MIA, You Don't Care Nothin', Roots Radicals (quest'ultima risulterà un must da eseguire a qualsiasi show dei Rancid) e tante altre ancora. Il singolo Time Bomb è una vera perla, forse la canzone più rappresentativa del cd. Inoltre vede l'arrivo di un organo Hammond di sottofondo che accompagnerà la maggior parte degli altri brani presenti.
Scorrono veloci le tracce più originali e meno scontate del disco dove troviamo quindi la magnifica Lock Step & Gone, Junkie Man, Olympia WA per poi arrivare a The Wars End (dal vivo eseguita esclusivamente in versione acustica), Disorder And Disarray e As Wicked (di cui è d'obbligo la lettura delle sue liriche).

Fra i pezzi migliori ci sono Journey To The End Of The East Bay, il cui testo parla degli Operation Ivy (e soprattutto di cosa ha portato allo scioglimento di quella band tanto promettente), Old Friend, e Ruby Soho, tutte presenti nelle scalette dei concerti dei Rancid ancora 12 anni dopo l'uscita del lavoro.
La diciottesima traccia sarebbe una bellissima canzone per concludere il disco ma ci troviamo spiazzati quando alla fine invece ne troviamo ancora un'altra, anch'essa dalla stessa atmosfera. Sembra che entrambe Avenues & Alleyways e The Way I Feel siano state create apposta come conclusione del tutto.

Nonostante la durata media dei brani sia di 2 minuti e mezzo, And Out Come The Wolves è un album non dal facile approccio, che richiede più ascolti alle persone che si apprestano a conoscere la band con questo disco. Senza la giusta attenzione si rischia di trovare questo lavoro pesante e senza fine ma è anche vero che l'intero album non sfigurerebbe come sottofondo di un party.
Se non conoscete ancora i Rancid e fra la vostra collezione volete avere uno dei dischi punk rock più interessanti degli ultimi anni, allora l'acquisto di And Out Come The Wolves è più che consigliato.

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