Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Warner Bros
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Michael Stipe - voce
- Peter Buck - chitarra
- Mike Mills - basso

Tracklist: 

1. Living Well Is The Best Revenge
2. Man-Sized Wreath
3. Supernatural Superserious
4. Hollow Man
5. Houston
6. Accelerate
7. Until The Day Is Done
8. Mr. Richards
9. Sing For The Submarine
10. Horse To Water
11. I'm Gonna DJ

R.E.M.

Accelerate

A quattro anni di distanza dal deludente Around The Sun, con buona probabilità in assoluto il punto più basso nella ormai quasi trentennale carriera degli R.E.M., il trio di Athens cerca di tornare in carreggiata con il loro ultimo album Accelerate. Un titolo che appare indicativo sul nuovo corso intrapreso da Michael Stipe e soci, i quali, abbandonando le noiose lagne degli ultimi tempi e le mal celate velleità commerciali, virano verso un sound diretto e snello, fatto di ritmi veloci e di una ritrovata ispirazione e voglia di osare, ma non più di tanto, come del resto è sempre stato nella loro indole.

Una bella accelerata in avanti quindi, in direzione delle attuali tendenze, senza tuttavia ricadere in quelle tentazioni commerciali e mediocri, spesso prive di mordente e tiro, ma non disdegnando neanche qualche accelerata in retromarcia, andando così a riappropriarsi delle proprie radici musicali, facendo riemergere l'influsso degli Husker Du ed accogliendo le loro stesse influenze della metà degli anni ‘80, in particolare quelle del repertorio di Lifes Rich Pageant e Document. Vanno avanti e indietro solo negli intenti però, infatti non risultano mai fermi e statici per quanto riguarda la loro proposta, e lo si percepisce fin dalle battute iniziali affidate alle ottime Living Well Is The Best Revenge e Man-Sized Wreath, entrambe nervose, adrenaliniche e dirette, entrambe altrettanto capaci di ridestare e rievocare i fasti da loro vissuti con i succitati lavori di metà anni '80.
Chiaro manifesto di una ritrovata ispirazione che da troppo tempo sembrava ormai perduta è il singolo da FM Supernatural Superserious, che sembra ricollegarsi maggiormente a Green del 1988, in possesso di belle linee melodiche e dei cori dal flavour nostalgico di Mike Mills, jolly tuttofare che con la sua attiva presenza condiziona in positivo ogni singola traccia del disco, sia con il suo basso, sia con la sua voce prestata ad una sezione cori piacevolmente melodica, sia ancora col piano che immancabilmente accompagna alcuni brani. Anche Peter Buck torna ad incidere in maniera decisiva, con il suo tocco di chitarra ora malinconico ora nervoso e ruvido, ma sempre in primo piano, come si ritaglia la sua ampia porzione di meriti il timbro inconfondibile ed espressivo di Stipe.

E' tutta la prima parte del disco però a convincere sulla ritrovata forma del gruppo georgiano, dal bel mid-tempo nostalgico ed al contempo frizzante di Hollow Man, alla più lenta e malinconica Houston, fino alla più atmosferica e delicata Sing For The Submarine e alla ballata folk acustica Until The Day Is Done, anch'essa ispirata e carina, ma che purtroppo sembrano un po' destinate a perdersi all'interno di un repertorio particolarmente ricco e che vede in brani come Everybody Hurts o Strange Currencies simili esempi ma di ben altro spessore.
Le ultime accelerate degli R.E.M. si traducono non solo in un proficuo innalzamento dei ritmi ma anche in una maggior compattezza, come si può notare anche dalla durata complessiva di circa 35 minuti, e che trova nella title-track e soprattutto nella buona Horse The Water, quest'ultima sulla falsariga di It's The End Of The World As We Know It, gli ultimi riusciti esempi di un ritrovato spirito di colpire nel segno, che permetta loro di riportarsi agli apici del rock più mainstream.
Quel poco che rimane infatti, nonostante le buone premesse e le apparenti intenzioni di evitare quegli inutili filler, si traduce in una manciata di canzoncine prive di carattere, come la breve e nonostante ciò ripetitiva Mr. Richards o la pessima closer I'm Gonna DJ, che priva l'ultima fatica del trio georgiano di una chiusura più degna e consona alle qualità maggiormente espresse.

Accelerate sembra quindi in buona parte graziato da una ritrovata vena ispirativa, che pur non riportando gli R.E.M. ai fasti e agli splendori del loro passato, riprende un po' le caratteristiche e le sembianze di quel sound capace di donare al trio di Athens un grande successo commerciale nonché ampi ed unanimi consensi, ed al tempo stesso cerca, ed in buona parte ci riesce anche, di adattare quello stesso sound all'urgenza e alla frenesia proprie del mondo attuale.

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