Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2009
Line-Up: 

 
- Ignazio Simula - Vocals
- Daniele Caboni - Guitar
- Stefano Mura - Guitar  
 

Tracklist: 



1. While everything happens 04:49 
2. Martyr 05:18 
3. Show of your death 04:16 
4. Three days of resurrcetion 04:47

Pure Assault

Pure Assault

I Pure Assault sono un gruppo giovanissimo proveniente dalla Sardegna, da Alghero più precisamente. La loro storia ha inizio nel 2005 e dopo vari rimaneggiamenti di formazione, ecco che troviamo questa giovane band al suo debutto ufficiale con questo omonimo demo autoprodotto. Sin dalla presentazione del CD e del libretto, il lavoro sembra essere sufficientemente professionale, quasi il massimo che una band esordiente con un budget limitato possa fare. Dal punto di vista musicale questo demo ci presenta quattro canzoni di death metal classico di chiaro stampo statunitense, con varie influenze dei capiscuola del genere (Cannibal Corpse e Monstrosity su tutti), senza disdegnare una forte influenza dei Napalm Death post 1988. Palese l’influenza che Barney Greenway ha avuto sull’approccio del cantante Ignazio. Si può quasi dire di trovarsi di fronte ad un clone in molte parti, potenza inclusa, non solo per quanto riguarda il timbro. 

La produzione è ottima in tutti i suoni, nonostante la batteria sia campionata. A dire il vero, se non l’avessi letto non me ne sarei neanche accorto perché suona incredibilmente “umana”. Le chitarre graffiano che è un piacere ma conservano quella profondità nella loro distorsione che è essenziale per dare potenza. I momenti più doomeggianti richiamano inevitabilmente i Cannibal Corpse e speso il growl profondo viene anche affiancato dal classico scream per dare un tocco ancora più macabro. Ottimo il lavoro svolto dalle chitarre per il sapiente intrecciarsi del riffing. Si passa con facilità dal tremolo per i momenti tirati sino ad arrivare a momenti in cui i riffs quasi si fanno dissonanti per le partiture più morbose e ragionate. While Everything Happens è un buon esempio di ciò che ho detto e questa canzone si avvalora anche un refrain roccioso, fatto seguire da lugubri linee soliste di chitarra. La facilità di memorizzazione dei riffs su Martyr è un punto a favore di un gruppo che riesce ad essere ottimo anche nei vari stop and go, per poi non parlare delle chiare iniezioni thrash nella struttura a dare dinamismo.  

In Show of Your Death le influenze della band capitata da George Fisher si fanno pesantissime nel riffing serrato delle sezioni in up tempo anche se molte volte le sezioni rallentate, all’inizio specialmente, sono un buon intrecciarsi di note, con le chitarre che volentieri seguono due percorsi diversi per poi riunirsi. Le atmosfere apocalittiche alternate ad esplosioni in puro old school death metal style fanno da sfondo a Three Days of Resurrection (da segnalare la parte finale che rimanda ad un folk di stampo mediorientale) e terminano questo più che buon demo di classico death metal. I Pure Assault sono da tenere d’occhio e spero che questo consiglio lo seguano anche le varie case discografiche.   

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