Voto: 
7.9 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Darkred – tastiera e growl

- Azrael – chitarra e scream

- Raven – voce

- Furcas – drums

- Raziel – chitarra

- Kilo 666 – basso



Tracklist: 

1. Into Gloom (02:18)

2. Bleeding Moon (06:03)

3. Delirium (06:34)

4. Infinita Inesistenza (05:00)

5. Black Universe (08:02)

Proclivity Gloom

A Way To Delirium

Nel 2004 i Proclivity Gloom di Padova autoproducono il mini CD, A Way to Delirium, che unisce Gothic a Black Metal sinfonico: il song-writing è abbastanza evoluto e la registrazione permette all’ascoltatore di distinguere tutti gli strumenti, sebbene non sia ottima.
L’album, dopo un’introduzione strumentale, Into Gloom, che riassume il caratteristico sound della band, si sviluppa in quattro tracce inquietanti ed oscure: i riffs possenti sono accompagnati sia da tastiere tenebrose, sia da doppie voci, growl e femminile.

Risaltano poi in particolar modo gli ottimi intrecci strumentali che delineano spesso un’evoluzione musicale davvero coinvolgente, degna di nota. Un sound grintoso, ma anche dolce ed evasivo in molto punti come in Bleeding Moon. Un imperioso growl apre poi Delirium, terza track, che varia ulteriormente su altri timbri sonori, dimostrando una buona capacità della band di esplorare le infinite vie della musica, attraverso svolte segnate da basso o tastiere. Grazie poi all’elemento elettronico la formazione si può permettere di andare oltre i limiti del loro genere.

Le tastiere infatti riescono a creare delle ottime risoluzioni sonore come alla fine di Delirium, con un effetto simile a una fisarmonica e con a fianco un ritmo cadenzato, di marcia creato dalla batteria.
In questo contesto poi le chitarre, in generale distorte, si lanciano in tortuosi soli e si fanno notevolmente apprezzare per certi stacchi che impreziosiscono il timbro dei Proclivity. Molto bello come si intrecciano questi due strumenti, guitar e keyboard, nell’intro di Infinita Inesistenza, che salendo in una sorta di climax lasciano poi spazio a un malinconico riff di chitarra. Su questa base Raven canta malinconicamente una song di struggimento interiore e di riflessione sulla vita, lasciando poi posto al rabbioso growl di Darkred.

L’ultima track di A Way To Delirium, Black Universe, chiude questa valida prova, non finendo di regalare emozioni all’ascoltatore. In questa song si ha l’alternanza di clean, growl e anche screaming. Accompagnano un riff di chitarra molto urtante, e una svolta di tastiera che da inizio a un solo furente e a un’esplosione di vocal, determinata dalla tagliente voce di Azrael. Un lavoro del tutto soddisfacente. Viene pertanto molto consigliato per gli amatori di un black metal influenzato dalle macabre e affascinanti atmosfere gotiche.

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