Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Ferret Records/Andromeda
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Jeffrey Moreira - voce
- Ryan Primack - chitarra
- Chris Hornbrook - batteria

Tracklist: 

1. Letter Thing (02:28)
2. Breathing's For The Birds (03:41)
3. Nagaina (04:10)
4. The Notches That Create Your Headboard (02:30)
5. Pleading Post (03:36)
6. Slow Good Morning (05:05)
7. Prematurito El Baby (02:53)
8. Composer Meet Corpse (02:30)
9. You Will Not Be Welcomed (04:46)
10. Naive Monarch (02:24)
11. Riverside (03:02)
12. The First Day Of My Second Life (04:53)
13. Wreck Itself Taking You With Me (03:21) (European bonus track)

Poison the Well

Versions

A volte ritornano. A volte, ancora, rischi di non riconoscerli. I Poison The Well sono tra i protagonisti della recente scena discografica con l'uscita di Versions, appuntamento discografico numero 4 della loro carriera. Un disco un po' controverso, che molte attese aveva seminato in quattro lunghi anni dall'ultima uscita sulla scena del trio di Miami.
Attese, dicevamo, e pure qualche illusione: di sentire i Poison The Well nuovamente sulla cresta dell'onda Metalcore più incisiva, per dirne una. Sull'esempio di Distance Only Makes the Heart Grow Fonder (1998), potremmo dire.
Ce li ritroviamo in una veste semi-nuova, nonostante il cambio di casa discografica (dalla Atlantic alla Ferret). Un passaggio, questo, che lasciava presagire una sorta di ritorno al passato, ma che ci mostra i Poison The Well armati di coraggio. Il coraggio di inventarsi di nuovo, di proporre un disco quanto più vario possibile, con una commistione di sonorità difficilmente identificabili con certezza.

Va da sé, dunque, che questo Version rappresenta per così dire il disco spartiacque per i Poison The Well. Amore, oppure odio. E siamo certi che sia questo il merito più grande da riconoscere alla formazione americana. Quattro anni di gestazione ci stanno tutti, perché il predecessore You Come Before You non aveva certo entusiasmato; in molti si chiedevano se questi ragazzi avrebbero compiuto qualche altra prodezza. In molti, ancora, iniziavano a dubitare della loro originalità. Dubbi fugati o preoccupazioni confermate? Si tratta di un parere altamente soggettivo, perché in Versions c'è veramente quanto non t'aspetti dai Poison The Well. Lo definiamo un disco emozionale, il loro, con reminiscenze Emocore, innesti Metalcore e urla che riconducono ad ambienti musicali ancora più variegati.
Il rischio, tangibile, è quello di scivolare nella confusione. Pezzi quali Slow Good Morning, oppure la melodica You Will Not Be Welcomed sembrano pesciolini nell'acquario sbagliato, per usare un eufemismo. Per contro, però, mettono sul piatto una capacità di songwriting a lungo latente in Jeffrey Moreira, voce della band.

C'è anche il resto, sia chiaro. Il singolo Letter Thing illude un po' l'ascoltatore. La velocità e la potenza della sezione ritmica non mancano nemmeno in Breathing's For The Birds e Prematurito El Baby. E' quest'ultima, a nostro modo di vedere, una tra le migliori prove dei Poison The Well in Versions. Nel finale, poi, c'è anche di che sgranare gli occhi. Di fronte a Riverside, ad esempio, per l'intro acustico e l'andamento non proprio incalzante. Proprio ora ci rendiamo conto di come i Poison The Well siano effettivamente cambiati. Rimane da stabilire entro quali termini la loro possa essere definita una evoluzione nel segno della maturità o meno. Quel che possiamo dire noi è che, a dispetto di qualche ascoltatore più esigente che volterà loro le spalle, Versions è sembrato un disco di discreta fattura. C'è quasi tutto: arrangiamenti completi e possenti, una sezione ritmica che spesso e volentieri prende il sopravvento, la voce in buono stato di forma e le chitarre che si legano alla perfezione a quanto contorna le sonorità di questi Poison The Well. Attenzione, abbiamo detto "quasi tutto". Manca quel qualcosa in più; il valore aggiunto che gli garantirebbe il salto di qualità.
 

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