Voto: 
5.2 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Maurizio Griglio - chitarra, voce
- Marco Bongiovanni - chitarra
- Fabio Servolo - tastiere
- Maurizio Franco - batteria
- Niccolò Mazzari - basso

Tracklist: 

1. Incurable Illness
2. My Tears
3. Tales of Love and Death

Paranormal Misteria

Incurable Illness

I Paranormal Misteria (nome che viene da un brano degli Hypocrisy) si formano a Cuneo nel 2001.
Rilasciano il loro primo EP, intitolato Pages of Black History, nel 2006, un poco riuscito death metal duro e aperto all'integrare sfumature melodiche.
Nel 2008 dopo alcuni cambiamenti nella formazione rilasciano il loro secondo EP, Incurable Illness, in cui estendono notevolmente il lato gothic metal nella loro musica, con qualche influenza interessante.

La titletrack Incurable Illness viene introdotta da pianoforti cupi e malinconici funzionali a ricreare un'atmosfera evocativa (arricchita dal sopraggiungere placido degli altri strumenti), anche se banalotta, prima di un attacco di chitarre distorte che riporta ai Tiamat di Wildhoney. Alcuni inserti come gli archi si rivelano semplici manierismi, mentre il canto urlato catarroso è davvero smorto e fortemente penalizzante il pezzo - molto più riuscito il duetto con voce pulita del ritornello.

My Tears viene introdotta da un giro di note elettronico di quelli abbastanza abusati, come anche le aperture di pianoforte qua e là che non sono fanno gridare all'originalità. Si fa notare positivamene comunque il songwriting, più maturo e compatto, che rende la canzone accattivante e godibile, soprattutto nel riff principale catchy ma inquietante e nel basso corposo e quasi percosso in maniera korniana, ed eccezion fatta per il solito growl/scream limitatissimo e per qualche frammento più melodic death metal dopo l'assolo che però risulta meno incisivo.

Tales of Love and Death inizia con una sequenza sporcata di funky incalzante ed atmosferica che va poi a miscelarsi in maniera scorrevole con i riff magmatici e nei refrain carismatici, espandendo il discorso del precedente pezzo anche se non ancora brillante come freschezza. Risulta però un brano intenso e trascinante, con picchi nell'assolo vibrante e nelle tastiere d'intermezzo vagamente ricordante certi gruppi prog.

In definitiva l'EP va in crescendo, mostrando gli spunti migliori soprattutto nell'ultimo brano. La crescita dei Paranormal Misteria è apprezzabilissima e lascia sperare con buoni propositi per il futuro. Vedremo se una volta ottenuta una formula più rifinita e personale, e sistemata la questione vocale, riusciranno a compiere l'ultimo passo verso la maturazione stilistica definitiva.

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