Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Etichetta: 
Mercury
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Chris Cano - Batteria
- Kevin Roetgen - Chitarra
- Jason Pebworth - Voce
- Johnny Lonely - Basso
- George Astasio - Chitarra

Tracklist: 

1. Bright idea
2. No tomorrow
3. Happiness
4. Already over
5. Tryin' to help
6. So ahead of me
7. Last night
8. Look around
9. Saving the world
10. The okay song

Orson

Bright Idea

Ultimamente Hollywood non significa solo patria del cinema, ma anche della musica per le nuove leve che in questi anni ci stà presentando. L'aria buona californiana, il perenne battere del sole e, soprattutto, le bellezze mozzafiato che sfilano per i marciapiedi del famigerato quartiere, sono la fonte principale di questi musicisti fuori dal comune che, solo con il loro primo singolo No Tomorrow, hanno fatto letteralmente impazzire lo store della Apple dal quale si possono scaricare a pagamento migliaia di canzoni. Il brano in questione è stato il più scaricato per ben due mesi e visto che si parla di un gruppo che è al suo esordio, non si può non dire che l'inizio sia stato grandioso.

Le loro influenze sono varie, dalla musica vintage agli odierni Franz Ferdinand, dal rockabilly spensierato al rock più streets che oggi va molto di voga come colonna sonora dei telefilm da teenagers. Insomma, quello che andremo ad analizzare sarà uno di quei dischi che da tempo non si sentono più in giro per le radio, perchè sprigiona con semplicità un sana voglia di ballare e divertirsi, senza cercare di sembrare ricercati o troppo di nicchia. Un sound, quindi, che arriva subito al dunque senza troppi giri di parole; che sa colpire in modo diretto ed efficace mettendo addosso la spensieratezza che ci assale quando inizia l'estate.

Gli Orson si presentano al pubblico con la traccia Bright Idea, in cui sentiamo una batteria che scandisce il tempo in modo semplice e lineare per poi passare alle chitarre di stampo vintage che si preoccupano di suonare con cadenza leggermente reggae. Già da questo primo brano, possiamo capire le forti potenzialità del cantante che, come vedremo meglio più avanti, si dimostrerà molto abile sia con gli acuti sia con le tonalità più basse e diaframmatiche. Un bell'inizio, quindi. Il meglio, però, deve ancora arrivare e iniziamo a gustarcelo con No Tomorrow. Le chitarre sono sempre di impronta vintage ma questa volta assumono un tono più aggressivo e deciso che donano alla canzone la rabbia giusta. La batteria, continua a rimanere in modo impeccabile quella macchina di ritmicità semplice ma lineare che già avevamo avuto modo di gustare in precedenza. Già da questa canzone iniziano a farsi sentire i primi impulsi da movimento. La liberazione da questa sensazione, arriva con Happiness che, con un intro da disco anni '80, ci porta direttamente indietro nel tempo. Grandiose chitarre che scandiscono una melodia così semplice quanto efficace che esplode poi nel ritornello quando la voce si lascia andare in un acuto liberatorio. Da qui in poi, incominceremo ad esplorare campi vintege e parecchio retrò. Lo possiamo notare in Already Over, la quale ha un ritornello travolgente, pur trattandosi di una traccia pseudo-lenta. Questa può tranquillamente essere la colonna sonora dei nostri momenti indimenticabili. Man mano che si va avanti, siamo sempre più presi da un'adrenalina che ci fa dimenticare dove siamo e quali sono i nostri pensieri del momento.

Il massimo dello straniamento, l'abbiamo con So Ahead Of Me in cui si trovano tantissime somiglianze con i più famosi Franz Ferdinand. Il punto forte continua ad essere l'accostamento minimalista di chitarre e batteria che, con l'aiuto di una voce ben strutturata e dalle mille sfacettature, sprigionano una musica da magliette strette e pantaloni a zampa d'elefante. Ovviamente non poteva mancare il lento dell'album che, in questo caso, si tratta di Look Around. Le melodie sono molto simili da quelle inglesi che gruppi quali i Coldplay e i Kean ci hanno fatto conoscere. Abbiamo quindi principalmente tanto pianoforte e un accenno di batteria che si sforza soltanto di dare le direttive ritmiche. Il finale, invece, è lasciato ancora una volta alla forza che solo melodia e ritmo messe insieme, possono darci; stiamo parlando di Ok Song. Anche questo brano è strutturato in modo ineccepibile per quanto riguarda l'effetto immediato che può avere sull'ascoltatore, soprattutto nella parte del ritornello.

Bright Idea è sicuramente uno dei migliori album che fino ad ora abbiamo sul mercato per quanto riguarda la scena più commerciale e meno ricercata, dell'alternative rock. E' quindi caldamente consigliato per tutti coloro che stessero cercando una colonna sonora, che faccia da cornice ai propri momenti di spensieratezza e svago estivi.

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