Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Valech - voce

- Valdes - chitarra, basso

- Tamoth - batteria


Tracklist: 

1. Declaring Our Heresy (03:47)

2. My Pagan Spirit (04:42)

3. Hatred (04:08)

4. Lost in a Spectral Marsh (06:10)

5. My Pagan Spirit Part 2 (02:39)

Obscura Nox Hibernis

Hiems Venit - Praise the Triumph of Heresy

Gli Obscura Nox Hibernis nel 2003 sfornano la loro seconda demo, Hiems Venit. Questa opera è un concentrato di puro Black Metal, alla vecchia maniera, grezzo fino all’inverosimile: rumori di sottofondo a disturbare il sound con strascichi d’ogni sorta, screaming, il drumming furioso, indemoniato. Chitarre iper-distorte a zanzara, bassi a mille.

A questo punto sovvengono giustamente quesiti a proposito di questo secondo lavoro della band abruzzese. Premesso infatti che il sound, grezzo com’è, riporta direttamente ai primi gruppi blackster storici, come Immortal e Mayhem, risulta superfluo stare a ripescare rivolti sonori che comunque hanno dato tantissimo a un genere rispettabilissimo e fondamentale come può essere il Black Metal.
Ma una tale carica di perfidia, malvagità, anticristianesimo, come quella contenuta in questo demo, si aggiunge alle miriadi di produzioni che hanno contornato in tutto il mondo grandi successi, quali Deathcrush dei Mayhem o Diabolical Fullmoon Mysticism dei norvegesi Immortal.

Non è messa in dubbio la funzionalità di ognuna delle tracks presentate con la loro impressionante violenza, né l’effetto coinvolgente che ne deriva, ma sarebbe più appropriato concentrarsi sulla ricerca di soluzioni musicali che portino a uno sviluppo del Black Metal classico. A questo proposito le prime due songs del demo costituiscono l’anima di Hiems Venit, mentre tracks con parti arpeggiate, da guardarsi My Pagan Spirit Part 2, potrebbero rivelarsi buoni spunti per possibili composizioni successive. Magari l’arricchimento del sound potrebbe quindi funzionare da importante svolta per gli Obscura Nox Hibernis.

Con ciò i presupposti ci sono, si attende solo un’evoluzione del timbro sonoro che possa portare la musica della band abruzzese a livelli più elevati. Se non verrà intrapreso un cammino in questo senso la band non riuscirà a differenziarsi nella situazione underground interna.

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