Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Jungle Records/Goodfellas
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Peter "Bob" White - voce e chitarra
- Chris Milden - chitarra
- Stephen Carey - chitarra
- Tony Pettitt - basso
- Simon Rippin - batteria


Tracklist: 

1. Light My Way (04:18)
2. My Possession (03:36)
3. Caged (04:52)
4. One Moment Between Us (06:33)
5. Rise (07:53)
6. Black Sun (04:12)
7. Descent (04:26)
8. Senseless (08:05)
9. Dead Pool (06:16)

NFD

Dead Pool Rising

Non prometteva niente di buono il singolo rilasciato qualche mese fa dagli NFD. Nel suo complesso, non tanto a livello di singola canzone, era apparso infatti un mini troppo vago, lontano anni luce dal capolavoro del gruppo, ovvero No Love Lost. Il complesso britannico, capitanato dal carismatico vocalist Peter White, ha perciò dovuto stupire un gran numero di fan, fra cui il sottoscritto, a cui non era andato giù il boccone amaro di Light My Way o che comunque aveva preferito la seconda versione del suddetto brano, proprio quella che non sarebbe andata a finire all'interno del full lenght, un Dead Pool Rising odiato da molti, ingenuamente, ancor prima della sua uscita.

Il disco si apre, come prevedibile, proprio con il singolo apripista, Light My Way, proposto qui in una versione più ricca rispetto al formato singolo. Bisogna ammettere che il brano si inserisce perfettamente nel contesto del full lenght, condividendone parecchi elementi. La componente Dark, seppur viva, è sempre meno evidente e lascia spesso e volentieri spazio a sonorità più pesanti. Le chitarre rappresentano senza dubbio la chiave di interpretazione di Dead Pool Rising. Il loro apporto è semplicemente fondamentale per la riuscita dell'album e, fortunatamente, la coppia Milden - Carey dà il massimo di sé, sfoderando duri riff senza sosta. I due non disdegnano però di creare anche qualcosa di più pacato e melodico, come accade in Caged. La canzone, davvero spettacolare in tutti i suoi passaggi, unisce perfettamente la classe dei due axemen alla grinta di un Peter White straordinario. Il vocalist britannico è teatrale come non mai, si destreggia egregiamente sia nelle frazioni più violente che in quelle struggenti e tende ad espandersi con il passare dei minuti, senza per questo esagerare.

Quattro tracce attirano subito la loro attenzione a causa della durata e sono One Moment Between Us, Rise, Senseless e la conclusiva Dead Pool. La prima di queste ha una struttura abbastanza articolata che le permette di sottolineare l'abilità dell'intera band, alternando lunghi e splendidi assoli a fasi più concitate, dove emerge, tanto per cambiare, il solito Peter. Rise, a sua volta, mette in risalto le atmosfere oscure della Dark Wave grazie a degli arpeggi di chitarra acustica, sui quali si impone poi un cantato dal sapore mostruosamente terrificante. Gli assoli stessi sembrano provenire direttamente da un cimitero abbandonato, quasi fossero lontani echi infernali. In Black Sun fanno la loro apparizione alcuni suoni più moderni, tipicamente Industrial, i quali comunque, pur stonando in minima parte, restano in secondo piano costantemente. Descent, al contrario, ricorda l'opener del disco e ne riprende infatti la carica adrenalinica, regalando così all'ascoltatore momenti di grande intensità. La già nominata Senseless si pone invece, con esiti più che soddisfacenti, a metà fra la tenebrosità di Rise e lo slancio della track precedente. Gli otto minuti danno la possibilità ai chitarristi di sbizzarrirsi con le rispettive sei corde e i due musicisti anglosassoni non tardano a far sentire la propria presenza, grazie ad una serie di assoli infinita. A chiudere l'album è Dead Pool, forse il capitolo più evocativo dell'intera opera, nonostante una certa ripetitività a livello di suoni.

Le aspettative, in merito a Dead Pool, non erano affatto buone a giudicare dal singolo abbastanza ambiguo, ma si trattava pur sempre di semplici supposizioni. La verità è invece che il secondo full lenght degli NFD ha piacevolmente sorpreso tutti. Nove canzoni, non una caduta di stile e tanta buona musica Gothic, la quale, vista la sua varietà sonora, potrà appagare sia gli amanti della Dark che, molto probabilmente, chi preferisce del sano e potente Rock dalle tinte dannatamente oscure.

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