Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Marco - chitarra

- Matteo - screaming

- Giovanna - tastiera

- Mirco - basso

- Daniele - batteria





TRACKS:

1. Nothing Concrete

2. Angel Dust

3. No, It's A Lie

4. Through Fear And Madness

Tracklist: 
Necroshine

Through Fear and Madness

I Necroshine sono una band milanese, che si è formata nel settembre del 2001 come progetto Gothic/Doom dalle atmosfere decadenti; successivamente, numerosi cambi di line-up non hanno permesso al gruppo di raggiungere un sound definitivo, che si costituisce solo con la pubblicazione di questo Through Fear and Madness nel 2004.

Il genere presentato è un Black Metal melodico, con punte Doom o Gothic create dalle tastiere, largamente impiegate o come soliste o come sottofondo al muro impenetrabile delle chitarre: il song writing è abbastanza avanzato e le quattro tracce di Through Fear and Madness sono un concentrato di potenza e aggressività, unite a toni cupi e profondi; lo stile proposto non è però assolutamente innovativo, nonostante i continui cambiamenti di riffs all’interno di ciascuna canzone. La registrazione è discreta, ma la voce è sicuramente penalizzata poiché troppo stridente e troppo poco nitida: le parole dei testi sono irriconoscibili, impastate nel grido acuto o disperato che contraddistingue ogni pezzo.

La demo è aperta dal primo Nothing Concrete, introdotto da un breve intervallo di pianoforte sul quale si inseriscono riffs violenti da parte di tutti gli strumenti e in tale vortice di estrema rabbia musicale si riescono appena a distinguere gli archi di accompagnamento: abbastanza buona l’alternanza tra le sezioni rapide e brutali, e quelle di distensione o apertura melodica. Sicuramente il migliore di Through Fear and Madness è il secondo Angel Dust, composto tra il 2001 e il 2002, Gothic nei temi mesti e malinconici disegnati dalle chitarre e Black nelle riprese fulminee, simili ad alcune prime composizioni sinfoniche dei Cradle of Filth.
Inusuale e strano è l’inizio Doom di No, It’s a Lie, nel quale padroneggiano basso e organo, a formare il tessuto musicale interrotto dalla voce in screaming, per nulla melodica e sicuramente da migliorare: troppo grezzi gli urli prodotti, forse anche colpa di una registrazione non perfetta, certamente underground.
L’omonimo Through Fear and Madness ritrova i ritmi sostenuti della batteria, bloccati da momentanee interruzioni del tempo, con un’arpa di sottofondo, generatrice di un’atmosfera senza dubbio infernale nelle vorticose e ottime scale, immutate e costanti per tutta la lunghezza del pezzo, ma sicuramente valide. E così come la demo si era aperta, con un triste pianoforte, così si spegne nell’ombra, con il tipico sound inquietante e allo stesso tempo travolgente dei quattro brani.

In definitiva i Necroshine, con questa prima release dimostrano di aver lavorato sodo nei tre anni di attività precedenti, ma l’opera svolta sinora non è ancora completa e dovranno continuare a migliorare i propri progetti, trovando un song writing meno immediato e più originale.
In ogni caso, la band è ancora giovane e potrà evolversi pubblicazione dopo pubblicazione, aprendosi verso registri sonori diversi oppure perseverando sulla via finora intrapresa e affinando le proprie abilità compositive.

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