Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
EMI
Anno: 
2011
Line-Up: 

Ian "Lemmy" Kilmister - Vocals & Bass
Phil Campbell – Guitar
Mikkey Dee – Drums

Tracklist: 


1. Born to Lose 04:01
2. I Know How to Die 03:19
3. Get Back in Line 03:35
4. Devils in My Head 04:21
5. Rock 'n' Roll Music 04:25
6. Waiting for the Snake 03:41
7. Brotherhood of Man 05:15
8. Outlaw 03:30
9. I Know What You Need 02:58
10. Bye Bye Bitch Bye Bye 04:04    

Motörhead

The World Is Yours

Trentacinque anni di attività e venti studio album. Numeri da capogiro per una delle istituzioni dell’heavy metal e dell’hard rock. I Motörhead da Londra sono da sempre l’icona della più pura passione per il genere e la loro inamovibilità musicale è ormai leggenda, come lo è il leader che porta avanti il progetto sin dai primi giorni: Mr Lemmy Kilmister. Già tante parole sono state spese su di lui, sulla sua vita sfrenata e senza regole, ma mai abbastanza per un personaggio storico ed inimitabile, ancora capace di creare musica tosta e veloce. La sua età sembra non scalfire affatto il suo approccio al genere ed eccoci qui, con questo nuovo The Wörld is Yours (hià pubblicato in edizione speciale per la prima volta il 15 dicembre ma distribuito ufficialmente su cd solo da gennaio 2011), ad esaltarci come bambini, come ad ogni loro uscita discografica.

Come anticipato, dimenticatevi qualsiasi innovazione. La registrazione potrà essere abbastanza potente al fine di esaltare per bene gli strumenti ed il vocione roco di Lemmy ma per il resto i Motörhead sembrano sempre quelli che tanto ci fecero emozionare con le uscite anni 80. L’album di per sé, sciorina composizioni che si alternano bene a livello di strutture e tempi, dandoci una buona panoramica dello stile sempre inconfondibile della band. Sin dall’opener Born to Lose, lo stile dei Nostri è ben riconoscibile grazie ad una doppia cassa martellante a trascinare un riffing grooveggiante ma sempre ruvido e sporco. La fase solista del fido Phil Campbell è molto convincente e sicuramente tra i punti di forza dell’intero album. Più tirata e neanche troppo vagamente sulla scia della stupenda Killers dall’album Inferno, I Know How to Die ci mostra il trio in perfetta forma con il basso di Lemmy sempre su volumi paragonabili  quelli di una seconda chitarra a sostenere una struttura lineare e totalmente old-school.

Ottimo il groove nel riffing sempre leggermente improntato al punk di una delle composizioni migliori di questo nuovo lavoro, Get Back in Line. Da questa canzone è tratto anche un video nel quale il trio londinese si scaglia pesantemente contro le istituzioni corrotte. Dal mood stradaiolo e completamente rock ‘n’ roll, la successiva Devils in my Head potrebbe essere presa come esempio più puro dell’inamovibilità di Lemmy e soci se si considera la struttura: riffing lineare, strofa-ritornello-strofa e tanto divertimento. Ancora una volta, pregevole l’assolo di Campbell, dall’ottimo tocco melodico nella sua distorsione wha-wha. Volutamente o no, la fase solista della non eccezionale Rock 'n' Roll Music rimanda più volte a It’s a Long Way to the Top if You Wanna Rock ‘n’ Roll degli AC/DC, tuttavia come dicevo, essa rappresenta forse anche il primo calo qualitativo del disco.

Molto coinvolgente il ritornello catchy di Waiting for the Snake e la su fase solista di chitarra dall’impronta a tratti leggermente dark. Si prosegue con la maggiormente strutturata Brotherhood of Man, anch’essa abbastanza oscura nell’approccio con la voce di Lemmy che si fa più cupa e recitativa. I tempi sono medi per sostenere tali atmosfere, a differenza della successiva Outlaw, la quale si destreggia tra sferzate di doppia cassa e vari stop and go per un approccio più tipicamente rock ‘n roll. Ci si avvicina alla fine del disco quando troviamo la tiratissima I Know What You Need, quasi completamente sui tipici up-tempo del gruppo e la folle Bye Bye Bitch Bye Bye, completamente ispirata al vero rock ‘n’ roll targato anni 60 per chiudere perfettamente un album con pochi cali per i Maestri londinesi.

The Wörld is Yours
è l’ennesima conferma dell’ottimo stato di salute della band di Lemmy, intenzionata come non mai a non lasciare vacante il trono dei Re del rock ‘n’ roll. Se molti vedranno questa uscita come una mera operazione di cash-in, siccome tutti già conosciamo lo stile dei Motörhead, io me ne frego perché ascolti del genere non possono che farci divertire ancora. Consigliato per girare in auto col volume al massimo.   

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente