Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Paolo Cazzola
Etichetta: 
Lion Music/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Emiliano Germani - voce
- Valerio D'Anna - tastiere
- Simone Fiorletta - chitarra
- Armando Pizzuti - basso
- Andrea Scala - batteria


Tracklist: 

1. Desire & Whisper
2. Solar Eclipse
3. Fallin' Under
4. The Sea And Time Of Mars
5. Metamorfosi
6. Lunar Eclipse
7. Into Whisper & Desire
8. Imperfect Mind
9. Dust Of The Past
10. ...And Why Not?
11. Side Effects

Moonlight Comedy

Dorothy

Il prog metal è sicuramente uno dei generi rock più disparati e difficili: un underground praticamente sconfinato e una grande difficoltà di esecuzione lo rendono ostico e quasi inavvicinabile. Anche in Italia tuttavia inizia a muoversi qualcosa. Lasciando perdere i mostri sacri del genere, notevole prestigio e attenzione stanno riscuotendo i Moonlight Comedy, formati nel 1998 e attivi fin da subito.

Messa sotto contratto dalla Lion Music, la band fa uscire nel 2004 il suo debut, ovvero The Life Inside. Il disco in questione all’epoca ricevette numerosi consensi e pareri positivi dalla stampa specializzata e dal pubblico. In questo 2007 è però arrivato il momento della consacrazione definitiva. Non a caso infatti, nel febbraio di quest’anno il nuovo disco, Dorothy è stato reso disponibile in più di 20 paesi.

Dorothy è quello che si può definire un album che colpisce. Nelle undici canzoni che lo compongono, il disco desta una curiosità non indifferente, risultando ben costruito e vario nelle composizioni.

Superato l’intro Desire & Whisper, interamente dialogato, si passa alla prima canzone del disco, Solar Eclipse. Già da subito le trame intricatissime di chitarra e tastiera fanno presa sull’ascoltatore, catapultandolo nell’universo Moonlight Comedy. Il sound del gruppo non è per niente monotono ne eccessivamente prolisso: i vari ritagli solistici di ogni componente non infastidiscono, anzi destano una curiosità sempre maggiore. Già da subito si intuisce come le chitarre siano un elemento fondamentale nella stesura dei pezzi e nella loro intrinseca struttura, e la cangiante ed energetica Fallin’ Under conferma questa tesi.
L’incipit heavyeggiante di The Sea And Time Of Mars potrebbe far presagire qualcos’altro, ma dopo pochissimo il prog metal dei Moonlight Comedy ritorna in cattedra, mostrandosi studiato e quadrato. La prestazione vocale convince ampiamente, supportata da una sezione ritmica invidiabile. Si passa alla prima suite di questo Dorothy, ovvero Metamorfosi, risultata purtroppo poco convincente e ispirata. Sicuramente una delle poche tracce monotone di questo album.
Il disco risolleva i toni con i due pezzi seguenti, ovvero con l’acustica e introspettiva Lunar Eclipse, costituita da un tappeto di chitarra e tastiera sul quale la voce tesse melodie quasi stellari, e con la cadenzata Into Whisper And Desire, picco emotivo di questo Dorothy. Le melodie colpiscono fin da subito, e la band mostra tutto il suo bagaglio musicale, componendo forse la canzone miglior del lotto. Imperfect Mind ci riporta di botto nel prog metal più rocambolesco e potente delle prime canzoni: ancora una volta le chitarre sono le vere protagoniste del pezzo, richiamando band come i Symphony X o i Dream Theater.
Dopo l’intermezzo pianistico Dust Of The Past si arriva a …And Why Not?, gran pezzo impreziosito da un ritornello da cantare a squarciagola (solita ottima prestazione vocale) e da un assolo di pregievole fattura. La poliedrica Side Effects chiude egregiamente il disco.

In conclusione non c’è moltissimo da dire: Dorothy è un album convincente, fresco e monotono in pochissime occasioni. Non si può gridare al capolavoro, ma sarebbe stupido scartare un disco del genere: le composizioni intricate ma comunque di buon gusto dei Moonlight Comedy sono ispirate e variegate. Come il prog metal esige.

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