Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Marcello Zinno
Genere: 
Etichetta: 
Autoprodotto
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Gennaro Mastellone - voce
- Marco Mariconda - chitarra
- Alessandro Fraddanno - basso
- Massimo Cristofaro - batteria

Tracklist: 

1. La soffitta
2. Nella mente
3. L’instabilità
4. Stralci d’autunno
5. Noi due…ormai
6. Ultimatum

Modulazione Metrica

Modulazione Metrica

Modulazione Metrica: un progetto diretto da quattro giovani musicisti che hanno deciso di inondare con una ventata di musicalità una terra non proprio famosa da questo punto di vista. Siamo in viaggio infatti per la costiera sorrentina, località splendida in quanto a mare e sole ma in via di sviluppo per un aspetto puramente musicale.In realtà non è solo l’esistenza “speciale” di questa band che ne fa parlare a gran voce ma la propria forza ed energia nel proporre sì un pop molto “da pub stracolmo di amici” ma arricchito abilmente da arrangiamenti rock che colorano le note di questo lavoro e lo rendono appetibile anche per un pubblico più esigente.

Non c’è uno strumento che incalza gli altri ed anche la produzione è ben curata: nonostante queste qualità il vero asso nella manica sta nella spontaneità della musica, dei testi e nella piacevolezza d’ascolto che questo album intriso di emozioni ci trasferisce.Altrettanto emozionante la voce di Gennaro, capace di fondere le parole con una melodia che trascina lungo tutta questa autoproduzione, coadiuvato da un approccio molto alternative del chitarrista Marco, pronto a dire la sua nei diversi scenari che il pentagramma ci presenta. Gli assoli, molto semplici (con un vago sapore country in Noi due…insieme), sono adatti alla struttura delle canzoni, sempre proporzionata al genere ed alle idee proposte ma in fondo sono le melodie della sei corde che fanno la differenza tramutandosi in una seconda linea vocale che accompagna il singer lungo un modulare percorso introspettivo nell’emotività.

In Ultimatum si apprezza un bridge molto rock, quasi alla Carmen Consoli nel suo periodo più isterico, così come ne’ L’instabilità in cui si apprezzano degli effetti e delle costruzioni differenti, ma è Nella Mente che colpisce e che incolla alle cuffie i fan del rock italiano (Timoria su tutti).Peccato si possano godere solo così poche tracce per una band che di idee ne ha e che in futuro potrebbe tranquillamente avere accesso alla scena mainstream italiana.

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