Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Epic
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Isaac Brock – voce, chitarra
- Eric Judy – basso
- Jeremiah Green – batteria
- Johnny Marr – chitarra
- Joe Plummer – percussioni


Tracklist: 


1. March into the Sea (03:30)
2. Dashboard (04:06)
3. Fire It Up (04:34)
4. Florida (02:57)
5. Parting of the Sensory (05:34)
6. Missed the Boat (04:24)
7. We've Got Everything (03:40)
8. Fly Trapped in a Jar (04:29)
9. Education (03:56)
10. Little Motel (04:44)
11. Steam Engenius (04:26)
12. Spitting Venom (08:27)
13. People as Places as People (03:42)
14. Invisible (03:59)

Modest Mouse

We Were Dead Before the Ship Even Sank

Ladies and gentlemen ecco a voi il quarto appuntamento in studio con la band Indie più famosa d’America. I Modest Mouse tornano a far vibrare le corde delle loro chitarre con un disco nuovo di zecca. Di spunti per commentare ed analizzare questo nuovo full-lenght ce ne sono a iosa. A partire dall’ingresso nella band della celeberrima figura di Johnny Marr, chitarrista dei mai dimenticati The Smiths che furono la fortuna di un certo Morrissey.
Ed ecco cambiare, dunque, l’approccio musicale dei Modest Mouse di oggi, in relazione a nuove attitudini che hanno portato la band a strizzare l’occhio anche alle frequenze radio della loro terra natale, con un pizzico di irriverenza, ma se vogliamo anche con una mentalità diversa rispetto a quella che li aveva contraddistinti ai tempi del monumentale The Moon & Antarctica (2000), per intenderci.

Tant’è, ma in questo We Were Dead Before the Ship Even Sank ci sono cose ben fatte ed altre create a bella posta per conquistare qualche pista da ballo con un adeguato remix. L’esempio, calzante finchè si vuole, è dato da Dashboard, traccia numero due dai ritmi abbastanza accelerati, in cui è la sezione fiati a fare da contrappunto ad una base incalzante e ad un pizzicare la chitarra in versione Funk. Non ce ne vogliano, i ragazzi riuniti sotto la stravagante insegna di Modest Mouse, ma non è questo il punto focale del disco, che non dispiace nel complesso, ma che lascia un tantino interdetti in punti in cui fatichiamo a riconoscere l’essenza di Isaac Brock e soci. Per fortuna, però, non tutto il male vien per nuocere. Già dalla traccia successiva, Fire It Up, si torna sulla retta via, con un cantato in sordina e ampio spazio alle chitarre il cui suono si apre a metà percorso disegnando le solite traiettorie a metà tra il sognante e l’incisivo tipiche del topolino modesto. C’è anche Florida a riportare la mente alle peripezie Indie Rock della band americana.

E’ il desiderio di innovare a recitare il ruolo di protagonista. I Modest Mouse si cimentano, insomma, in un disco che può non piacere, tante sono le piccole sottigliezze di cui si caratterizza We Were Dead Before the Ship Even Sank. Ne viene fuori un prodotto che potrà generare giudizi soltanto col passare del tempo.
Menzione particolare per Spitting Venom. Nove minuti o quasi che si snodano in almeno tre diverse situazioni: si va dalla chitarra acustica pizzicata dell’incipit, alla fase centrale con l’arpeggio elettrico fino all’esplosione di fiati, voci in background e chitarre distorte della parte finale. Noia? Nemmeno un po’, almeno per quel che ci riguarda. Vuoi perché sono questi i Modest Mouse che ci piacerebbe sentire, vuoi perché il loro sperimentare situazioni nuove tocca proprio in questo momento il punto decisivo. Il resto? C’è Little Motel, carina pure lei; ma soprattutto Missed the Boat, forse la traccia che più somiglia all’essenza Modest Mouse, costruita ed evolutasi in questi anni di attività.

Ebbene, non è facile tirare le somme. Non lo è perché We Were Dead Before the Ship Even Sank rischia di essere considerato dai più come il disco in cui nei Modest Mouse fa il suo esordio il già citato Johnny Marr. Perché questo full-lenght è un disco talmente eterogeneo da mettere in difficoltà anche chi i Modest Mouse li ha ascoltati in tutto e per tutto. Figuriamoci che ne può pensare chi questa band l’ha scoperta di recente.
Ad onor del nostro mestiere, un giudizio lo dobbiamo dare. Non è il miglior Modest Mouse della pinacoteca, ma We Were Dead Before the Ship Even Sank è un quadretto variopinto. Ci sono i colori più accesi, tratti più scuri, paesaggi in bella vista e ancora angoli nascosti tutti da scovare ed ammirare.

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