Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Bridge Nine Records/Goodfellas
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Nick - voce
- Adam - chitarra
- Cam - chitarra
- Steve - basso
- Chris - batteria


Tracklist: 

1. Final Chapter (01:12)
2. Clarity (02:46)
3. Down The Line (01:47)
4. Reconcile (01:52)
5. The Great Escape (01:51)
6. Through It All (02:30)
7. You Lose (01:22)
8. Steadfast (02:03)
9. Now Or Never (02:13)
10. Yours Sincerely (01:52)
11. Broken (02:59)

Miles Away

Consequences

Non c'è dubbio che, in ambito Hardcore, una delle migliori etichette attualmente sia la Bridge Nine Records, label che annovera fra le sue fila band semplicemente straordinarie. Qualche nome? Sick Of It All, Champion e Slapshot. Ebbene, ai numerosi gruppi da tenere d'occhio all'interno del catalogo Bridge Nine se ne aggiunge uno, i Miles Away. Dediti ad un Hardcore melodico ed influenzato sia dalla vecchia scuola che da complessi più attuali, i cinque ragazzi di Perth, città australiana situata sulla costa occidentale del paese, sfornano un buonissimo album d'esordio, Consequences, che prosegue ottimamente la strada intrapresa con un EP omonimo datato 2005.

Quanta importanza può avere la traccia iniziale di un disco? Moltissima. Sembra però che numerosi complessi, specialmente nella scena Punk - HC, lo abbiano dimenticato. Prendendo per esempio l'album in questione e confrontando l'opener con le rimanenti canzoni, ci si rende subito conto della sostanziale differenza qualitativa che le separa. Capita quindi che l'ascoltatore mal si avvicina al disco e, comprensibilmente deluso dalla prima traccia del lotto, decide di trascurarlo anzitempo. Final Chapter, in effetti, causa quasi un senso di nausea, tanta è la confusione, nonché la fretta, che la caratterizza. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare Consequences offre comunque grandi emozioni e passaggi davvero avvincenti. Per scoprirlo basta semplicemente proseguire con l'ascolto. Clarity, dopo un avvio simile al brano precedente, accelera vorticosamente regalando minuti di forte rabbia. In sottofondo le chitarre disegnano atmosfere a tratti malinconiche, a tratti ricche speranza, così come d'altronde il testo. Se da un lato i riff ricordano lo stile classico del genere, l'assenza di frequenti cori, a cui viene concesso uno spazio nettamente inferiore al solito, rende il sound dei Miles Away piuttosto originale.

Down The Line non offre ampi sprazzi di melodia, al contrario dell'ottima Reconcile, pezzo arricchito da liriche tutt'altro che banali. I cambi di ritmo sono sicuramente uno dei fattori per cui il disco merita di essere ascoltato: grazie ad essi, infatti, il concetto di noia passa decisamente in secondo piano, sovrastato da un impeto mai così piacevole ed al tempo stesso devastante. Purtroppo, dopo una serie di tracce davvero notevoli, You Lose riporta pericolosamente alla mente la scadentissima Final Charter, con la quale lotta per il titolo di peggior canzone dell'intero album. Now Or Never, di conseguenza, ha un senso di rivincita non solo lirico, anche e soprattutto sonoro. Sembra incredibile, ma al giorno d'oggi ci sono ancora ragazzi che mettono al primo posto nella vita amici e famiglia, questo il messaggio del violentissimo pezzo. Yours Sincerly, con la sua genuinità e naturalezza, chiude al meglio la parte di album composta interamente dai Miles Away. In aggiunta, i cinque ragazzi australiani propongono una cover dei Turning Point, Broken. Pur rivelandosi di gran lunga meno feroce rispetto alle track precedenti, Broken rimane uno dei punti salienti di Consequences, disco la cui durata complessiva (22 minuti) ne modifica drasticamente, purtroppo in negativo, la valutazione finale.

Consequences, oltre ad essere un buon disco dotato di produzione pressoché perfetta, presenta, seppur minimamente, quella che è la scena alternativa australiana, un movimento davvero interessante e pieno di band degne di attenzione, fra cui vanno necessariamente nominati i divertentissimi Frenzal Rhomb. Quanto ai Miles Away c'è poco da aggiungere, si tratta di un gruppo capace e creativo, con ampi margini di miglioramento. Il tempo ne sarà testimone.


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