Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
SPV Records/Audioglobe
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Kurdt Vanderhoof - chitarra
- Ronny Munroe - voce
- Jay Reynolds - chitarra
- Steve Unger - basso
- Jeff Plate - batteria


Tracklist: 


1. A Light In The Dark (05:29)
2. Beyond All Reason (05:40)
3. Mirror Of Lies (04:27)
4. Disappear (06:03)
5. The Believer (05:33)
6. Temples Of The Sea (09:48)
7. Pill For The Kill (04:30)
8. Son Of The Son (04:44)
9. More Than Your Master (04:49)
10. Blinded By Life (03:33)
11. Watch The Children Pray 2006 (05:50)

Metal Church

A Light In The Dark

Il ritorno della leggenda, così esordisce il foglietto informativo allegato alla copia promozionale di A Light In The Dark, ultimo lavoro dei Metal Church. Fa sorridere quest’affermazione, soprattutto perché quando si parla della band americana nata nel lontano 1980 pochi ne sono realmente profondi conoscitori. Certo, Kurdt Vanderhoof ed i suoi compagni hanno segnato un importante capitolo nella storia del Metal, ma utilizzare il termine leggenda pare decisamente esagerato. Questa breve nonché puntigliosa nota vuole semplicemente mettere al corrente il lettore meno preparato, il quale non deve pertanto credere di avere a che fare con delle vere e proprie icone della musica Rock mondiale. In ogni caso, a due anni dal discreto The Weight Of The World, viene pubblicato dalla SPV Records A Light In The Dark, disco che ritrae in copertina una chitarra facilmente riconoscibile.

Il chitarrista e leader Kurdt Vanderhoof ha dichiarato che, prima dell’innesto nella band del nuovo drummer, Jeff Plate, era sicuro di incidere un disco assolutamente Heavy Metal, mentre ora non lo è più di tanto. Come dargli torto, questo A Light In The Dark sfiora, durante alcuni passaggi, la violenza del Thrash, senza comunque tralasciare parti più pacate. Gli amanti della musica melodica farebbero bene a lasciar perdere i Metal Church ed il loro ultimo studio album, decisamente più adatto a chi mastica da tempo l’irrefrenabile Heavy di Grave Digger, Jag Panzer e colleghi. Se il nuovo arrivato lavora ottimamente dietro le pelli, meglio ancora fanno i due axemen della band, capaci di macinare riff su riff con una prestanza incredibile. Lo stile vocale di Renny Munroe non è poi molto originale, tuttavia il singer, ex Rottweiller, fornisce sempre un apporto fondamentale al combo americano, garantendo al sound dell’album ulteriore solidità.

A Light In The Dark contiene undici tracce per una durata complessiva di circa un’ora. Fra le varie canzoni vale la pena citare, se non altro per rispetto, Watch The Children Pray 2006, brano scritto nel 1986 e riproposto per commemorare la tragica scomparsa di David Wayne, primo ed indimenticabile cantante del gruppo. Altri pezzi piuttosto interessanti sono Beyond All Reason, aperta fra l’altro da un’introduzione strumentale davvero eccellente, Mirror Of Lies, con il suo incedere frenetico ed un ritornello particolarmente catchy, e la cadenzata The Believer, dotata oltretutto di una frazione centrale molto suggestiva. Abbastanza scontata, ma pur sempre piacevole, l’iniziale A Light In The Dark, mentre Temples Of The Sea rappresenta senza dubbio uno dei capitoli più ambiziosi e riusciti del lotto. Stacchi tipicamente Heavy si alternano a chitarre acustiche dal sapore quasi malinconico, per un totale di dieci minuti di grande musica. Buoni sono in genere anche gli assoli del disco, fra cui occorre segnalare quello di Pill For The Kill, brano altrimenti del tutto anonimo e quindi trascurabile. Son Of The Son merita invece parecchia attenzione, specialmente viste le linee vocali a dir poco travolgenti di Mr.Munroe. More Than Your Master presenta in apertura una chitarra acustica, subito seguita da un riffing incisivo e massiccio, caratteristico pure della track successiva, ovvero Blinded By Life.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, A Light In The Dark non è un’opera poi tanto facile da assimilare e saranno perciò necessari diversi ascolti prima di comprenderla appieno. Nel finale non si avverte alcun tipo di calo, bisogna però ricordare, trattandosi in fin dei conti di un lavoro assolutamente canonico e privo di innovazioni sconvolgenti, di non sottovalutare mai un elemento fondamentale come la ripetitività. A Light In The Dark è un disco Heavy senza fronzoli, diretto e pesante; non è pertanto adatto ad un pubblico amante di sonorità orecchiabili, per certi versi più in stile Power Metal che altro. I duri e puri, al contrario, rimarranno sicuramente soddisfatti dei Metal Church e di questo album, cui data d’uscita è fissata, in Europa, per il 19 giugno. Una luce nell’oscurità, i Metal Church sono tornati alla grande!

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