Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Locomotive Records/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Paul Souza - voce
- Anthony Nichols - chitarra
- Jim Koury - chitarra
- Jesse Johnson - basso
- Stuart Dowie - batteria

Tracklist: 

1. Permanently Damaged
2. God And Man
3. Undefeated
4. The Deep And Dreamless Sleep
5. Twisted Wreck
6. Curse
7. Last Of The Wanted
8. Take What You Want

Meliah Rage

The Deep And Dreamless Sleep

Dal 1988, anno in cui esordirono con il pregevole Kill To Survive, i Meliah Rage sono stati confinati al ruolo di cult band della scena metal americana, senza mai riuscire a scrollarsi di dosso questo status, forse a causa del gravoso svantaggio di essere stati anticipati nella loro pur valida proposta dai vari Testament, Megadeth, Death Angel. Infatti il loro sound è pienamente riconducibile al thrash ottantiano, e precisamente a quello della Bay Area, quindi molto affine a quello dei vari gruppi già citati, anche se nel nuovo The Deep And Dreamless Sleep si respira un approccio più melodico, che permette loro di osare qualche piacevole soluzione più heavy, in stile Metal Church, o power, in stile Iced Earth, in prossimità dei ritornelli, che risultano così parecchio orecchiabili ed immediati.
La formazione è praticamente uguale a quella pre-reunion, avvenuta nel 2004 con Barely Human, con la sola eccezione del nuovo singer Paul Souza, autore di una prestazione ampiamente convincente, a prendere il posto del loro storico cantante Mike Munroe.

Poco più di trentacinque minuti ed otto pezzi aggressivi, tirati e veloci, è tutto ciò che ci offrono i Meliah Rage in questo dischetto, ma fortunatamente ciò che fanno lo fanno abbastanza bene; coadiuvati da una buona produzione, danno vita ad un sound rabbioso e teso, infarcito da riff granitici e potenti, da ritmiche spesso veloci e martellanti e con ritornelli melodici e grintosi. Permanently Damaged apre seguendo proprio queste coordinate, in uno stile nettamente riconducibile a quello della Bay Area, in grado quindi di mostrare in pieno le loro radici ed origini musicali, che ad onor del vero non hanno subito poi mutamenti così radicali, basti ascoltare la successiva ed ottima God And Man per accorgersi della loro abilità nel costruire brani caratterizzati da strofe cattive e thrashy e chorus melodici.
Undefeated è un altro bel pezzo tirato ed aggressivo che ricorda un po' i Testament, altrettanto efficace e piacevole risulta la title-track The Deep And Dreamless Sleep, che sembra quasi invertire la tendenza generale dell'album, presentando strofe più posate e melodiche ed al contrario uno strumentale e soprattutto un chorus, cantato in screaming da Souza, più rabbiosi. Twisted Wreck è invece un mid-tempo granitico, ritmato, potente e sempre aggressivo, che non rinuncia minimamente a quell'aspetto melodico in grado di impreziosire l'ultima fatica della metal band di Boston, più frenetica e devastante invece Curse, in cui per la prima volta si mettono da parte i propositi melodici al cospetto di un'aggressività rabbiosa fatta di riff al fulmicotone e ritmiche veloci e martellanti. Last Of The Wanted è probabilmente il pezzo più particolare in scaletta, un mid-tempo molto melodico, né mieloso né malinconico però, con qualche rimando agli ultimi Metallica, che farà storcere il naso ai thrasher più puri ed intransigenti, infine il lavoro viene chiuso così come era stato aperto, omaggiando cioè il sound della Bay Area, con Take What You Want, che presenta per l'ennesima volta un gustoso e melodico, benchè sempre grintoso, refrain.

I Meliah Rage consegnano così un lavoro davvero ben fatto, certo non un album che passerà alla storia, e nemmeno avrà la pretesa di esser considerato tale, ma comunque un buon compromesso di aggressività e melodia, in grado di accontentare gli amanti del thrash e soprattutto i nostalgici degli ‘eigthies' e di quel modo di fare metal che aveva portato all'apice della notorietà i vari Testament, Metallica, Megadeth e compagnia bella.

        

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