Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Warp
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Paul Smith - voce
- Tom English - batteria
- Duncan Lloyd - chitarra
- Archis Tiku - basso
- Lukas Wooller - tastiere


Tracklist: 

1. Girls Who Play Guitars (03:12)
2. Our Velocity (03:20)
3. Books From Boxes (03:28)
4. Russian Literature (03:07)
5. Karaoke Plays (04:08)
6. Your Urge (03:57)
7. The Unshockable (03:16)
8. By the Monument (02:59)
9. Nosebleed (03:25)
10. A Fortnight's Time (03:01)
11. Sandblasted and Set Free (03:58)
12. Parisian Skies (03:56)

Maximo Park

Our Earthly Pleasures

Per i Maximo Park, inglesi di Newcastle, Our Earthly Pleasures è il secondo disco in studio. Arriva a due anni quasi esatti dall'uscita del primo full-length della band trascinata (è il caso di dirlo) da Paul Smith. E di acqua sotto i ponti ne è passata abbastanza, dai tempi di A Certain Trigger. La band britannica ha continuato sulla strada intrapresa col precedente, ma l'ha fatto con rinnovate ambizioni ed ha confezionato un lavoro diligente e con le effettive connotazioni di un disco di spessore.
Our Earthly Pleasures è un lavoro completo e privo di sbavature, in cui la band di Paul Smith ha preferito innestare parti elettroniche a completamento del consueto, grande lavoro svolto dalle chitarre elettriche.

Il pezzo che rappresenta maggiormente i Maximo Park in questa edizione della discografia è dietro l'angolo una volta iniziato il cammino. Our Velocity è forse la traccia che riesce a coniugare meglio delle altre le esigenze e le peculiarità dei Maximo Park. Paul Smith è in forma e lo si capisce all'istante; la sua voce è limpida e non disdegna qualche peripezia fuori dagli schemi. Somigliano un po' ai primi Bloc Party, diciamocelo, ma i ragazzi di Newcastle hanno la capacità di rendere peculiare il loro suono, facendoli distinguere comunque nella scena musicale di questo momento. Non mancano i flash emozionali, nel tradizionale impianto di tastiere con la sapiente mano di Lucas Woller. C'è Books From Boxes, ad esempio, ma c'è soprattutto Karaoke Plays. Quest'ultima ci introduce alla seconda parte del full-lenght, in cui a dire il vero la freschezza e la completezza dell'incipit si perdono leggermente tra le note di Your Urge e di The Unshockable.

Il resto è ritmo incalzante, innesti elettronici e... la voce di Paul Smith. Lo dicevamo in apertura: è in grande spolvero ed ogni traccia è una nuova conferma. I Maximo Park traggono linfa vitale dalle vette raggiunte dal loro frontman.
Con Nosebleed si ritorna per un po' a respirare l'aria dell'inizio del disco, salvo poi spostarci su atmosfere vagamente sospese con Sandblasted and Set Free e melodie più schizofreniche nella conclusiva Parisian Skies.
Che dire, se non che i Maximo Park in questo temuto secondo episodio della loro discografia fanno addirittura meglio del loro full-lenght d'esordio? Va riconosciuta loro la capacità diaver inventato un qualcosa di nuovo nell'universo musicale attuale... pur non inventando nulla, in definitiva. E' questo il merito che va riconosciuto a questo quintetto di Newcastle in Our Earthly Pleasures. Alla fine dei conti questo potrebbe essere un disco come tanti altri. Oppure, potrebbe rappresentare il full-lenght svolta.


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