Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
Virgin
Anno: 
2006
Line-Up: 

Collected è il titolo di un'antologia dei Massive Attack contenente, oltre ai canonici greatest hits una buona dose di inediti e b-sides.

La raccolta è divisa in due dischi. Nel primo c'è il best of vero e proprio (per la cronaca i brani scelti sono grossomodo quasi tutti giusti anche se, come spesso accade, sono stati tralasciati alcuni titoli meritevoli), più l'eccellente inedito singolo Live With Me scritto appositamente per promuovere l'uscita. A svettare è l'intensa, vissutissima e passionale presenza del cantante soul/jazz Terry Callier, accompagnato da bassi liquidi, tappeti d'archi emozionali, batteria elegantissima e crescendo sonori di forte impatto.

Veniamo ora al secondo disco, che è quello che contiene diverse canzoni precedentemente non rilasciate.

L'iniziale False Flags è scandita dalle tastiere cupe e pesanti che costruiscono un'atmosfera malinconica in cui si inserisce la voce bassa e mesta di Del Naja. Sullo sfondo intanto si inseriscono giri di note melodici d'accompagnamento e droni chitarristici riverberati sul finale, a rendere il tutto più avvolgente. C'è come un retrogusto di romanticismo, ma è un romanticismo leggermente amaro, quasi da amore non corrisposto.
La successiva Incantations risulta parecchio suggestiva negli arrangiamenti, con bassi penetranti abbinati a giochi chitarristici dolci ma capaci di brevi spunti più intensi nel finale; il tutto però suona un po' come se non fosse stato sviluppato come dovrebbe, cioè con del potenziale non espresso (d'altronde il suo testo sarebbe stato poi ripreso per Everywhen). Rimane ad ogni modo una canzone dalla particolare carica emozionale, una love-song moderna ed atmosferica.
Con Silent Spring ci inoltriamo verso lidi più pacati e un po' anche lounge, con un battito sintetico velocizzato sopra il quale gravitano un pianoforte ripetuto e qualche inserto banalotto di archi campionati. A catalizzare l'attenzione è la voce di Elizabeth Fraser, candida e malinconica, ma capace di molta passionalità.
Invece Bullet Boy è più dolente e noir, con numerosi effetti elettronici e riempimenti ambient ad intensificare un'atmosfera notturna particolarmente evocativa. Certe sfumature spettrali sembrano suggerire un viaggio fra le strade deserte di una città che dorme, di notte, rimuginando interiormente con e su sè stessi.
Black Melt è la traccia "sostitutiva" di Black Milk su Mezzanine, poiché l'originale impiegava dei samples che causarono proteste legali nei confronti del gruppo. Questo "rimpiazzo" impiega medesimi testo e linee vocali, ma la musica è molto diversa, con una chitarra quasi doom, sezione ritmica incessante e profonda, atmosfere opprimenti e angoscianti, velate sfumature psichedeliche soprattutto nel breve intermezzo. Purtroppo sembra sempre che il pezzo stia per esplodere in un climax intensissimo, ma tutto questo rimane inespresso, lasciando una sensazione di inconcludenza e di piccola ripetitività - ciò non toglie comunque nulla all'atmosfera cruda e intensa che è capace di scatenare il pezzo.

Si giunge su lidi ben diversi con la riverberata, eterea ed un pochino spettrale Joy Luck Club, dalle influenze dark ambient ed un pizzico new age a rendere tutto più dilatato ed evanescente. E' una canzone pacata e riflessiva, dove la serenità di chi è assorto nei suoi pensieri contemplanti il mondo che lo circonda si fonde con un'irrequietezza tendenzialmente gotica che porta i riempimenti atmosferici a farsi via via più celestiali e glaciali, quasi aperti verso vaste distese insondabili.
Small Time Shoot 'Em Up è un remix di Smalltime Shot Away, più spedito e intenso nelle percussioni, non si distacca molto dall'originale ma suona un po' più incisivo.
I Against I, scritta in collaborazione con Mos Def, è un electro-hop cupo, intermittente, uno dei lavori più oscuri ed inquietanti di sempre dei Massive Attack, scandito dai beats sintetici profondi e dal rap mordace e accattivante. Probabilmente la traccia più riuscita fra gli inediti per via delle sue atmosfere urbane decadenti ed al tempo stesso penetranti, porta il campionario di suoni dell'hip hop in una dimensione nuova, molto più tetra e implacabile, una lotta mentale contro sè stessi che per questo motivo suona ancora più temibile.
Per contro, la passionale I Want You pur mantenendo una certa oscurità di fondo assume sfumature più romantiche e sensuali, rimescolando dub, lounge, downtempo e strings emotive. La carica emotiva che sprigionano i Massive Attack è degna dei club più raffinati, ma lo è soprattutto grazie alle superbe vocals femminili che ammaliano e attraggono con il loro suadente timbro. Gli arrangiamenti di archi campionati sono invece un po' più banalotti, ma le loro coordinante sono di una perfezione formale coerente e ben inquadrata con gli intenti del brano.
Infine abbiamo la title-track della colonna sonora di Danny the Dog, interamente strumentale, con le sue gravi e solenni note di pianoforte, gli archi melodrammatici e le costruzioni scurissime, quasi spettrali che la compongono. L'OST nel complesso non era memorabile, ma l'atmosfericità del pezzo svetta comunque.

Si tratta in definitiva di una selezione di brani con i loro pro e i loro contro, tutti piacevolmente atmosferici e melodici, nonché dotati di particolari cariche emozionali (a volte più sentimentali e romantiche, altre volte più drammatiche e psicologicamente tese). Si consiglia quindi di prendere l'edizione di Collected che include anche il secondo disco, invece di quella contenente solo il best of.


Tracklist: 


- CD1
1. Safe from Harm
2. Karmacoma
3. Angel
4. Teardrop
5. Inertia Creeps
6. Protection
7. Butterfly Caught
8. Unfinished Sympathy
9. Risingson
10. What Your Soul Sings
11. Future Proof
12. Five Man Army
13. Sly
14. Live With Me

-CD2
1. False Flags
2. Incantations
3. Silent Spring
4. Bullet Boy
5. Black Melt
6. Joy Luck Club
7. Small Time Shoot 'Em Up
8. I Against I
9. I Want You
10. Danny the Dog

Massive Attack

Collected

Collected è il titolo di un'antologia dei Massive Attack contenente, oltre ai canonici greatest hits una buona dose di inediti e b-sides.

La raccolta è divisa in due dischi. Nel primo c'è il best of vero e proprio (per la cronaca i brani scelti sono grossomodo quasi tutti giusti anche se, come spesso accade, sono stati tralasciati alcuni titoli meritevoli), più l'eccellente inedito singolo Live With Me scritto appositamente per promuovere l'uscita. A svettare è l'intensa, vissutissima e passionale presenza del cantante soul/jazz Terry Callier, accompagnato da bassi liquidi, tappeti d'archi emozionali, batteria elegantissima e crescendo sonori di forte impatto.

Veniamo ora al secondo disco, che è quello che contiene diverse canzoni precedentemente non rilasciate.

L'iniziale False Flags è scandita dalle tastiere cupe e pesanti che costruiscono un'atmosfera malinconica in cui si inserisce la voce bassa e mesta di Del Naja. Sullo sfondo intanto si inseriscono giri di note melodici d'accompagnamento e droni chitarristici riverberati sul finale, a rendere il tutto più avvolgente. C'è come un retrogusto di romanticismo, ma è un romanticismo leggermente amaro, quasi da amore non corrisposto.
La successiva Incantations risulta parecchio suggestiva negli arrangiamenti, con bassi penetranti abbinati a giochi chitarristici dolci ma capaci di brevi spunti più intensi nel finale; il tutto però suona un po' come se non fosse stato sviluppato come dovrebbe, cioè con del potenziale non espresso (d'altronde il suo testo sarebbe stato poi ripreso per Everywhen). Rimane ad ogni modo una canzone dalla particolare carica emozionale, una love-song moderna ed atmosferica.
Con Silent Spring ci inoltriamo verso lidi più pacati e un po' anche lounge, con un battito sintetico velocizzato sopra il quale gravitano un pianoforte ripetuto e qualche inserto banalotto di archi campionati. A catalizzare l'attenzione è la voce di Elizabeth Fraser, candida e malinconica, ma capace di molta passionalità.
Invece Bullet Boy è più dolente e noir, con numerosi effetti elettronici e riempimenti ambient ad intensificare un'atmosfera notturna particolarmente evocativa. Certe sfumature spettrali sembrano suggerire un viaggio fra le strade deserte di una città che dorme, di notte, rimuginando interiormente con e su sè stessi.
Black Melt è la traccia "sostitutiva" di Black Milk su Mezzanine, poiché l'originale impiegava dei samples che causarono proteste legali nei confronti del gruppo. Questo "rimpiazzo" impiega medesimi testo e linee vocali, ma la musica è molto diversa, con una chitarra quasi doom, sezione ritmica incessante e profonda, atmosfere opprimenti e angoscianti, velate sfumature psichedeliche soprattutto nel breve intermezzo. Purtroppo sembra sempre che il pezzo stia per esplodere in un climax intensissimo, ma tutto questo rimane inespresso, lasciando una sensazione di inconcludenza e di piccola ripetitività - ciò non toglie comunque nulla all'atmosfera cruda e intensa che è capace di scatenare il pezzo.

Si giunge su lidi ben diversi con la riverberata, eterea ed un pochino spettrale Joy Luck Club, dalle influenze dark ambient ed un pizzico new age a rendere tutto più dilatato ed evanescente. E' una canzone pacata e riflessiva, dove la serenità di chi è assorto nei suoi pensieri contemplanti il mondo che lo circonda si fonde con un'irrequietezza tendenzialmente gotica che porta i riempimenti atmosferici a farsi via via più celestiali e glaciali, quasi aperti verso vaste distese insondabili.
Small Time Shoot 'Em Up è un remix di Smalltime Shot Away, più spedito e intenso nelle percussioni, non si distacca molto dall'originale ma suona un po' più incisivo.
I Against I, scritta in collaborazione con Mos Def, è un electro-hop cupo, intermittente, uno dei lavori più oscuri ed inquietanti di sempre dei Massive Attack, scandito dai beats sintetici profondi e dal rap mordace e accattivante. Probabilmente la traccia più riuscita fra gli inediti per via delle sue atmosfere urbane decadenti ed al tempo stesso penetranti, porta il campionario di suoni dell'hip hop in una dimensione nuova, molto più tetra e implacabile, una lotta mentale contro sè stessi che per questo motivo suona ancora più temibile.
Per contro, la passionale I Want You pur mantenendo una certa oscurità di fondo assume sfumature più romantiche e sensuali, rimescolando dub, lounge, downtempo e strings emotive. La carica emotiva che sprigionano i Massive Attack è degna dei club più raffinati, ma lo è soprattutto grazie alle superbe vocals femminili che ammaliano e attraggono con il loro suadente timbro. Gli arrangiamenti di archi campionati sono invece un po' più banalotti, ma le loro coordinante sono di una perfezione formale coerente e ben inquadrata con gli intenti del brano.
Infine abbiamo la title-track della colonna sonora di Danny the Dog, interamente strumentale, con le sue gravi e solenni note di pianoforte, gli archi melodrammatici e le costruzioni scurissime, quasi spettrali che la compongono. L'OST nel complesso non era memorabile, ma l'atmosfericità del pezzo svetta comunque.

Si tratta in definitiva di una selezione di brani con i loro pro e i loro contro, tutti piacevolmente atmosferici e melodici, nonché dotati di particolari cariche emozionali (a volte più sentimentali e romantiche, altre volte più drammatiche e psicologicamente tese). Si consiglia quindi di prendere l'edizione di Collected che include anche il secondo disco, invece di quella contenente solo il best of.


TRACKLIST:

- CD1
1. Safe from Harm
2. Karmacoma
3. Angel
4. Teardrop
5. Inertia Creeps
6. Protection
7. Butterfly Caught
8. Unfinished Sympathy
9. Risingson
10. What Your Soul Sings
11. Future Proof
12. Five Man Army
13. Sly
14. Live With Me

-CD2
1. False Flags
2. Incantations
3. Silent Spring
4. Bullet Boy
5. Black Melt
6. Joy Luck Club
7. Small Time Shoot 'Em Up
8. I Against I
9. I Want You
10. Danny the Dog

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