Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
AOR Heaven/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Michael Voss - voce, chitarra
- Jurgen Breforth - chitarra
- Roland Bergmann - basso
- Axel Kruse - batteria

Tracklist: 

1. Family Of Rock
2. Little Princess
3. Heaven Is...
4. Someone Like You
5. Lluvia
6. We Fight In White
7. Change It
8. Glorious Night
9. Too Wrong
10. War

Mad Max

White Sands

Deve essere un periodo di profonda ed intensa ispirazione per Michael Voss ed i suoi compagni, infatti il quartetto tedesco in meno di due anni ha dato alle stampe Night Of White Rock, il mini In White, e dopo aver preso parte a numerosi tour in cui ha accompagnato nomi storici dell'hard rock, come Alice Cooper e Deep Purple, adesso nei primi mesi del 2007 si ripresenta con il suo ultimo lavoro, White Sands.
I Mad Max, grazie così a queste release, si possono ormai annoverare tra i gruppi più apprezzati di christian rock melodico, infatti le loro coinvolgenti melodie AOR sono spesso infarcite di liriche cristiane, cosa che naturalmente non poteva mancare neanche in questo loro nuovo album, in cui le novità sono piuttosto rappresentate da sonorità più hard e dirette, che maggiormente avvicinano il combo tedesco ai loro connazionali Bonfire, Jaded Heart e Casanova, altro gruppo in cui non a caso milita il singer Voss. Ampiamente positiva la prova di Jurgen Breforth alla sei corde, così come impeccabile e precisa è la sezione ritmica dell'accoppiata Bergmann-Kruse, ed a completare il quadro ci pensa la riconferma ad alti livelli del loro cantante e leader.

Family Of Rock apre il disco in pieno stile hard rock, grazie ai duri riff di chitarra e all'energia sprigionata da Kruse da dietro le pelli, che poi attenuano la loro grinta in prossimità del dolce bridge e del melodico chorus, ancor più hard rock-oriented è la successiva Little Princess, che sembra riprendere un po' lo stile dei primi Bon Jovi e dello zio Alice degli anni '80, specie nella realizzazione dei refrain, mentre Heaven Is... è un mid-tempo che riporta il tutto su canoni AOR e che rischierebbe di divenire troppo zuccheroso se non fosse per l'ottimo guitar-work del sorprendente Breforth, ma che ha anche dalla sua un ritornello molto bello ed iper-melodico, mentre è ancora hard diretto ed energico con Someone Like You, pezzo di scuola tedesca, alla Bonfire per intenderci, molto bello e di sicuro impatto, tra i migliori del lotto. Un tocco di piacevole originalità viene data dalla medio-orientaleggiante e strumentale Lluvia, breve pausa che anticipa la bellissima We Fight In White, si tratta infatti dell'ennesima hard song di matrice tedesca, in possesso di una straordinaria linea melodica e ritornelli memorabili, meno diretta ma sempre raffinata ed elegante Change It, uno dei pochi brani che magari richiederà qualche piccolo ascolto in più rispetto agli altri prima di essere apprezzato a dovere, molto melodica e carina anche Glorious Night, brano che mostra un sound affine a molte cose degli elvetici Gotthard e con un chorus che pur mostrando lievemente la sua natura gospel/spiritual non risulta affatto mieloso. Ma il lavoro si conclude così come era iniziato, cioè con una doppietta davvero carica di energia, grazie a questi altri due pezzi di hard diretto, che però mostrano sempre melodie molto curate e vincenti, vale a dire Too Wrong e War, la prima delle quali si fa ampiamente preferire.

Pare proprio che i Mad Max con White Sands abbiano voluto osare maggiormente rispetto al precedente e già buono Night Of White Rock, e i risultati alla fine hanno dato loro ragione, infatti ne è venuto fuori un buon album, più compatto ed orientato verso l'hard rock di scuola tedesca, a cui viene unita una certa eleganza tipicamente AOR nella realizzazione di melodie e ritornelli, inoltre il loro stile rievoca un po' quello che può considerarsi il periodo più magico per il melodic hard/AOR cristiano, vale a dire quello cromato e melodico di gruppi come Petra o Mastedon e di pregevoli compilation quali California Metal, che negli anni '80 donarono a questo genere ampia notorietà. Doveroso però precisare che White Sands, indipendentemente da liriche ed intenzioni, è un album che può piacere a tutti coloro amino l'hard melodico.

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