Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Dragonheart Records/Audioglobe
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Andreas - voce

- Morena - voce

- Max - chitarra

- Luca - chitarra

- Karl - tastiera

- Sem - basso

- Fabrizio - batteria



Tracklist: 

1. Nuda Veritas (01:43)

2. Lifelong Hope (05:15)

3. My Desdemona (05:31)

4. Miss Murderess (04:12)

5. How Can Heaven Love Me (03:11)

6. Good Mourning (04:08)

7. Henceforth (04:28)

8. Keep the Secret (03:58)

9. Down-Hearted (04:53)

10. Dead and Gone (05:21)

Macbeth

Malae Artes

Malae Artes rappresenta il lavoro sicuramente più maturo e completo dei Macbeth, band Gothic milanese che in passato aveva già stupito il pubblico internazionale con i due full-lenghts Romantic Tragedy’s Crescendo e Vanitas. La musica proposta dai Macbeth può essere sintetizzata come un’unione tra le sonorità di Lacuna Coil, Evanescence e Tristania, con punte raffinate di elettronica alla Arcturus.
E’ interessante osservare come Malae Artes rispecchi perfettamente i canoni tipici del Gothic meglio congegnato: doppie voci, femminile e maschile, riffs di chitarra aggressivi e potenti, che si contrappongono a splendidi motivi melodici realizzati dalle tastiere sinfoniche; i testi, poetici e allo stesso tempo teatrali, conferiscono un risvolto lirico elevato all’opera.

La registrazione quasi diabolica impreziosisce il lavoro, come si può osservare dalla introduzione semi-strumentale Nuda Veritas: archi e orchestrazioni sono accompagnati da un sottofondo elettronico, da una voce maschile filtrata e da spruzzi di dolci note di pianoforte.
Simile alle strutture degli Evanescence è la seconda Lifelong Hope, accattivante negli staccati delle possenti e compatte chitarre distorte e trascinante nelle maestose aperture sonore.

My Desdemona è scandita da un semplice ma gradevole tema di chitarra e dal ritmo regolare della batteria: la voce femminile affiora dal sottofondo e i passaggi centrali risultano toccanti e sentiti. L’elettronica impiegata in Miss Murderess non abbellisce di certo la composizione, che appare abbastanza pesante da seguire e non molto valida, nonostante il buon assolo centrale, che si spegne troppo presto sull’incalzare del ritornello alquanto monotono.
Questa traccia è una delle poche che non rispecchia la vera sfaccettatura di Malae Artes: a spezzare il corso dell’album interviene una cover della diva New Age/Operistica inglese Sarah Brightman, How Can Heaven Love Me, interpretato attraverso un’efficace ripartizione dei cori attorno al motivo principale; il sound che i Macbeth riescono ad ottenere si allontana da quello originale della canzone, non distaccandosi quindi dal contesto dell’opera.

Forse uno dei capitoli meglio riusciti di Malae Artes è la sesta Good Mourning, che trasmette sensazioni tipiche della musica degli After Forever, in quanto le voci si sovrappongono e creano un alone di mistero misto a depressione, che appassiona ed emoziona l’ascoltatore: il brano ha una marcia in più rispetto agli altri e ciò è testimoniato dai bridges e dagli energici ritornelli su cui si inserisce l’incastro delle voci.
Henceforth si presenta come il più moderno del disco, poiché l’elettronica non abbandona il pezzo e si insinua nel tessuto dei violini strazianti e delle chitarre possenti: il song-writing raggiunge ottimi livelli ed è questo l’aspetto più incoraggiante per il futuro della band italiana.
Pur essendo una valida ballata, Keep the Secret è il classico duetto pianoforte-voce femminile, così frequente in numerose pubblicazioni Gothic e Dark-Wave.

Angoscianti nell’approccio e inquietanti nei toni sono le conclusive Down-Hearted e Dead and Gone, contraddistinte da un’atmosfera decadente e da growls penetranti che graffiano parti dell’architettura melodica costituita dagli archi orchestrali e dai pianoforti mesti. Questi ultimi rendono quasi commovente la sezione finale di Malae Artes, un lavoro non perfetto ma che attirerà notevolmente i fans delle band europee che hanno impresso un segno visibile nella storia del Gothic moderno.
I Macbeth, con l’apporto dell’elettronica e di una spiccata capacità compositiva si pongono sullo stesso piano di questi gruppi, sebbene abbiano alle spalle una discografia abbastanza spoglia ma di rara qualità.
Una musica suonata con passione e determinazione, che desterà l’attenzione di un pubblico sempre più numeroso, non solo in ambito Metal.

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