Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Paolo Bellipanni
Genere: 
Etichetta: 
Eareache
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Emo - voce
- Nitto - vove
- Dade - basso
- Chinasky - chitarra
- Tokio - batteria


Tracklist: 

1. Venus
2. Insane Lovers
3. Fantasma
4. Warhol (feat. Aretuska)
5. Ants
6. 66 Diabolus In Musica (feat. Subsonica)
7. Third Moon
8. I Fall Asleep
9. Houdini
10. New World Soccer
11. Alienation Is The New Form Of Zen

Linea 77

Numb

I Linea 77, forse la più famosa band crossover italiana, riescono allo scoperto con Numb, terzo lavoro di una carriera discografica che ha portato il complesso torinese ai vertici del successo nel mercato internazionale (sebbene rimangano molto più apprezzati in Uk piuttosto che in Italia). Come i precedenti dischi, Numb scava negli stilemi del crossover più melodico e da classifica, rimanendo in ogni caso un prodotto non privo di particolarità e di buon appeal: ne è subito prova la opener Venus, insolito esperimento funky-crossover, che apre Numb nella maniera più inaspettata possibile, sebbene il registro melodico sia rimasto (quasi) palesemente lo stesso.

Attraverso Insane Lovers che fa da ponte dell’album, si arriva alla magnifica Fantasma, interamente cantata in italiano, che col suo travolgente intrecciarsi di doppie voci, chitarra e ritmiche smorzate si pone come una delle migliori canzoni mai prodotte dal gruppo italiano (anche i testi, nella loro forza espressiva, riescono a colpire con efficacia). Il disco prosegue la sua spirale di sperimentazione e ricerca sonora con Warhol, feauturing Aretuska, brano in cui la presenza del trombettista arricchisce di spunti e di stranianti inserti il solito, decadente collage strumentale di Chinaski e Dade. Fantastica anche la successiva song 66 (Diabolous In Musica), in cui la collaborazione con i Subsonica porta più frutti di quelli previsti, immortalandosi in una hit spaventosamente trascinante e malinconica. Passione, forza, impatto, melodia: Numb concentra con grande equilibrio tutto ciò per cui i Linea 77 sono diventati famosi, aggiungendovi però un piglio leggermente più ricercato che, sebbene ancora immaturo e sporadico, riesce a rendere più poliedrico e vario il linguaggio crossover - altrimenti fotocopia di se stesso - del complesso torinese, non sempre però capace di mantenere alto il livello del disco che trova nelle banali Ants, New World Soccer e Alienation Is The New Form Of Zen i suoi episodi meno convincenti. E poi, tra impennate strumentali al vetriolo e riff da pogo, quel piccolo gioiello chiamato Third Moon, curata, ricercata, malinconica e toccante nel suo mood accattivante e aggressivo.

Numb non cambia quindi le carte dell'ormai celebre mazzo dei Linea 77 ma, reinterpretando in chiave più personale e curata i canoni del crossover/nu-metal melodico, ne tira fuori una rappresentazione sicuramente interessante e non privo di una certa particolarità stilistica.

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