Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Etichetta: 
Videoradio/Full Blast
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Luca Dellinoci - voce, chitarra
- Elia Bavcar - batteria
- Nicola Briganti - chitarra, cori
- Antonio Galvani - basso


Tracklist: 

1. Deaf
2. Maieutica
3. World Morning Thoughts
4. Spleen -> Behaviour
5. Mirror Princess
6. I Left Another Rage Infect Again
7. Gospeller
8. Cute Glass Zoo
9. Nightfall Promise
10. 10 August
11. Swans

Lena's Baedream

Cry0

I Lena's Baedream sono un gruppo italianissimo e, più precisamente, provenienti da Parma. La loro avventura nasce nel 2002 e solo un mese e mezzo dopo, registrano il loro primo album dal titolo 03 Seconds. Il loro impatto iniziale col pubblico, è subito positivo e, a poco a poco, riescono a farsi strada riuscendo a coltivarsi un nome di tutto rispetto nell'underground musicale e non solo. E' con Cry0 che il gruppo riesce a raggiungere il maggior successo riuscendo addirittura a firmare con la nota etichetta Videoradio che fa uscire sul mercato la seconda ristampa del disco con una tiratura di 3000 copie (inizialmente Cry0 era stato prodotto dalla Sottosoprarecords nel 2005).
Il disco qui presente, è la seconda versione di Cry0 ovvero quello prodotto dalla Videoradio nel marzo 2006. La differenza rispetto alla precedente versione, consiste solo nella "ristrutturazione"delbooklet e nella presenza di un videoclip della canzone Mirror Princess; la tracklist, invece, è rimasta invariata.

Si inizia con Deaf, in cui si può già ascoltare le forti affinità che i Lena's Baedream hanno con i famosissimi A Perfect Circle. Lo scricchiolìo del vecchio giradischi fa, inizialmente da sottofondo e introduce una song molto d'ambiente. Surround calmo e ben equilibrato che dà la giusta ambientazione che una voce soave e melodica, richiede. I madrigali vocalici sono la parte portante del brano e il risultato è una gran bella canzone che nulla ha da invidiare a gruppi blasonati del mondo a
Alternative.
Per avere un pò più di ritmicità, bisogna passare a Maieutica dove l'inizio è molto alla System of a Down, anche la voce è molto simile a quella del cantante armeno. Bel pezzo e di grande impatto, soprattutto la parte della strofa dove viene preannunciata tramite le chitarre, la potenza che si verrà ad avere nel ritornello. Inizio cupo e cadenzato con World Morning Thoughts, dove si ritorna alle sonorità già ascoltate precedentemente in Deaf. La differenza è che qui la ritmica è leggermente più andante e le chitarre fanno riff cadenzati ma ben marcati. La voce risulta sempre essere di gran fattura e questo lo si nota ulteriormente nel ritornello dove, il singer, si diverte a giocare col falsetto in modo impeccabile. Non manca un pezzo leggermente più pesante, verso la fine del brano. Molto calma ma bellissima è Spleen -> Behaviour in cui si crea un'atmosfera molto cupa e straniante dalla realtà. Nonostante gli strumenti diano una certa ritmicità, la voce opta per mantenere il suo pulito a mò di contorno al tutto. Bel contrasto che crea la giusta sonorità alternative. Arriviamo alla canzone di cui, nel disco, c'è anche il videoclip; stiamo parlando di Mirror Princess. Da questa canzone in poi, vedremo che i brani saranno sempre più rock e meno alternative. In effetti Mirror Princess ha una forte sonorità rock, caratterizzata dal giusto equilibrio che deve essere tra ritmiche sostenute e altre più lente. Risultano essere un pò lunghi gli ntramezzi tra un ritornello e l'altro ma, tutto sommato, l'effetto finale è un bel sound compatto e deciso. I Left Another Rage Infect Again inizia in modo molto "fiabesco", dove il cantante sussurra accompagnato da un arpeggio di chitarra. La sonorità complessiva, ricorda molto quel rock sperimentale degli anni '60. La tranquillità fa da padrona e gli strumenti danno un apporto bello e singolare, non coprendosi fra di loro. Solo verso metà brano, si decide di dare un pò più di rabbia al ritornello, distorcendo le chitarre e cadenzando un pò di più il pezzo. Sempre notevole il cantante che ci delizia di acuti melodici di gran rispetto, dimostrando una grande padronanza del proprio diaframma

Gospeller è, inivece, molto stile Franz Ferdinand. Le ritmiche terziante di batteria e chitarra danno quel movimento rockabilly che rende una canzone piacevole e divertente allo stesso tempo. Ovviamente non mancano sonorità più di atmosfera nel mezzo della song. Si apre con un assolo Cute Glass Zoo, in cui il bassista fa un mix di slap e ritmica che serve per introdurre i riffoni che le chitarre faranno per tutto il pezzo. Come sempre, bella voce. Il ritornello è davvero bello, grazie anche al grande lavoro che fanno le chitarre. Nightfall Promise è un ritorno alle prime canzoni del cd, dove la caratteristica principale era la forte atmosfera straniante data dagli strumenti. Questo è solo l'inizio, però. Di sicuro è la canzone in cui si può ascoltare appieno la grande voce del cantante perchè passa dalle tonalità basse e sussurrate fino all'acuto più impensabile. Lo stesso ritornello è di grande impatto, pur essendo un melodico appoggiato da un riff molto semplice e che, alla lontana, ricorda i primissimi Korn. Siamo ormai in dirittura d'arrivo e con 10 August e Swans, si vuole puntare sulla tranquillità e sulle caratteristiche base dell'alternative. In effetti 10 August è una song principalmente acustica e molto rilassante. Swans, invece, è più un esperimento sonoro che una canzone vera e propria. Bellissimo l'inizio in cui diversi arpeggi si sovrappongono, dando all'ascoltatore la sensazione di trovarsi in un mondo completamente surreale. Dopo questo breve inizio, si parte in vocalizzi piuttosto prolungati accompagnati da chitarre distorte e batteria piuttosto cadenzata. Il basso, invece, si diverte a slappare durante il ritornello. Un bell'effetto che rimane impresso nella testa.

Una volta ascoltato per bene, si capisce perchè Cry0 abbia avuto, già nella prima edizione un grande successo. Il motivo sono le grandi sperimentazioni sonore unite a un notevole livello tecnico dei componenti del gruppo. La cosa che più stupisce è che i Lena's Baedream siano italiani. Mica per altro, solo perchè è davvero difficile riuscire a trovare gruppi italiani che facciano un alternative di così gran spessore.

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