Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2007
Line-Up: 

Antonio Susca - Voce
Marco Zirondelli - Basso
Marco Lambertini - Chitarra
Luca Sammartino - Chitarra
Riccardo Grechi - Batteria

Tracklist: 

1. O.S.S.A.
2. Nato Morto
3. W.H. 22
4. (L'Odore Del) Sangue

Lacerater

Nessun Urlo Nell'Ombra

Il sano ambiente underground death metal italiano offre sempre la possibilità di scoprire nuovi ed interessanti realtà che dimostrano la maturità raggiunta dalla nostra scena musicale e la creatività che da sempre ci contraddistingue.
All'interno di un calderone di band-fotocopia che di volta in volta tentano di imitare i vari Cannibal Corpse, Carcass, At The Gates, In Flames e via dicendo, si trovano gruppi che decidono di dare un taglio veramente personale al proprio suono. E' questo il caso dei bolognesi Lacerater, capaci di raccogliere varie esperienze che vanno dal death metal di stampo europeo al grind più puro in un mix magari non rivoluzionario, ma capace di distinguersi dalla massa informe di altri prodotti simili.

Sicuramente quello che contraddistingue il lavoro dei Lacerater e in generale rappresenta l'elemento centrale della loro musica è il cantato in italiano. Scorrendo velocemente il semplice ma ben costruito artwork del mini Nessun Urlo Nell'Ombra non troverete il solito susseguirsi di termini medici vagamente criptici e inseriti spulciando i più raccapriccianti manuali di patologia dei college inglesi, bensi testi scritti in un italiano ricco di spunti gore e ricolmi di un'oscurità profonda.

Dal punto di vista musicale, invece, la struttura rimane ancorata ad un canonico death metal ricco di blast-beat e pesantezza sonora (dovuta principalmente alla produzione), che però spesso si intreccia con un thrash quasi europeo, con il grind meno confuso e col brutal distruttivo della scuola statunitense. Il growl gutturale di Antonio Susca poi conferisce un ulteriore livello di estremismo al lavoro, nascondendo inoltre l'italianità delle lyrics.
All'interno del breve mini-cd emergono sicuramente come migliori del lotto la conclusiva (L'Odore Del) Sangue, una sorta di manifesto del sound dei cinque bolognesi, e la violentissima W.H. 22, mentre le altre due tracce O.S.S.A. e Nato Morto ripercorrono in maniera più canonica strade già battute.
Unica pecca le scelte di produzione: anche se registrato nei famosi Fear Studio, dove sono stati realizzati diversi prodotti di alcune delle migliori band emergenti del panorama estremo italiano, si nota una certa mancanza di pulizia nelle chitarre, una voce un pò soffocata, una batteria forse troppo triggerata e in generale un equilibrio non perfetto tra i vari strumenti (chitarre più taglienti e chirurgiche avrebbero sicuramente messo in maggior risalto il lavoro di songwriting).

Un ottimo mini comunque, piacevole da ascoltare e violento al punto giusto. Senza ombra di dubbio un inizio scoppiettante. Complimenti.

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