Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Pietro Di Lietro - voce, chitarra
- Flavio Romano - chitarra
- Alfonso Franco - basso
- Rosario Celotto - batteria


Tracklist: 

1. Dai Tuoi Occhi (03:10)
2. Settembre (04:25)
3. Dolcemente Fragile (04:55)
4. Sensi Unici Alterni (04:21)
5. LCD (04:40)

La Condizione Danzante

Monaco Addio

Il progetto La Condizione Danzante nasce a Pompei nel febbraio 2007 e fa il suo ingresso con la prima demo registrata presso La Casetta Recordings, nella nostrana scena Indie. Monaco Addio è il titolo scelto dal quartetto campano per dare i natali al primo lavoro in studio di registrazione, questa demo di cinque pezzi che si pongono come primo respiro per la produzione musicale della band, intenta ad innovare i canoni britannici dell'Indie Rock. Il cantato è in italiano, nota importante questa, tipicamente confacente ad un filone musicale che si snoda essenzialmente tra chitarre dolci e slegate, con una sezione ritmica pronta a fare da necessario contrappunto in via talvolta semi-orchestrale.

Quello dei La Condizione Danzante è un Indie Rock con varie tonalità, pulito, essenziale e mai presuntuoso. L'avvio di Dai Tuoi Occhi è un tuffo in una sezione ritmica incalzante, che si protrare per poco più di tre minuti, a definire il pezzo più pungente (complici anche linee di basso piuttosto incisive) dell'intero lavoro.
La sensazione preminente affiora col passare dei minuti. Gli arrangiamenti sono semplici ed immediati, ma talvolta i quattro ragazzi di Pompei sembrano slegare fin troppo un suono che perde in omogeneità acquistando tuttavia nel contempo un tocco di freschezza in più.

Le successive Settembre e Dolcemente Fragile (traccia elettrica e graffiante) sono le vette emozionali di Monaco Addio, profonde e composite catene di sensazioni nascoste e decisamente malinconiche. La dimensione raggiunta dai La Condizione Danzante si consolida quindi con Sensi Unici Alterni, più disincantata negli arpeggi di chitarra elettrica e decisamente più aggressiva nelle parti vocali con un parlato nel finale che lascia trasparire la dimensione più poetica della band.
La penultima traccia apre il sipario per LCD (acronimo del nome scelto dalla band), pezzo più acido e senza facili melodie, nel quale trovano spazio spesso e volentieri riff di chitarrae e innesti di basso.

In conclusione, si tratta senza dubbio di una buona "prima", per una band formatasi da pochi mesi e subito in pista con una demo. Piace l'idea nel complesso, tra il cantato italiano e la scelta di arrangiamento pungente e mai scontata. Convince un po' meno, invece, la troppa linearità che riscontriamo nel complesso, perché il filo conduttore delle cinque tracce presenti in Monaco Addio mai si allontana dal seminato. Generando, inevitabilmente, un senso di quasi noia nell'ascoltatore.
Il diligente lavoro dei La Condizione Danzante è appena cominciato. Monaco Addio è soltanto il primo passo, verso una crescita ed una maturazione sulla quale siamo comunque felici di scommettere.


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