Voto: 
6.9 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Cyclic Law
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Markus Pesonen


Tracklist: 


1. Taa on katastrofi, Saatana
2. Kiitan puolestani
3. Nagon vacker dag far du smaka pa finn yxan javla rip-off gubbe
4. Tanssit on loppu nyt
5. ...Ja verkkaritkin haisse koskenkorvalle
6. Viinanjuontikoulun viimeinen oppiyunti: Milta lyhyt ryyppy tuntuu
7. Kuolema tulloo
8. Oiken erityisella lammolla
9. Valkoinen sisar

Karjalan Sissit

Tanssit On Loppu Nyt

Karjalan Sissit è uno dei più particolari prodotti della scena (post) industriale del nuovo millennio, un progetto che è passato sotto alcune delle più importanti label del settore, quali Cold Spring e Cold Meat Industries, ed ora si è accasato sotto l’ala protettrice della canadese Cyclic Law, che ha prodotto il disco qui recensito ed anche il precedente.
Karjalan Sissit è una one-man band la cui musica proviene dalle visioni del musicista che sta dietro al progetto, Markus Pesonen, personaggio con una storia abbastanza travagliata dietro di sé, e che indirizza tematicamente la sua musica verso il periodo della Guerra d’Inverno tra Finlandia e Russia, alla conseguente guerra mondiale, e ai problemi che ne conseguirono, quali alcolismo e degrado.

"Tanssit On Loppu Nyt"
è, coomplessivamente, il quarto capitolo del musicista residente in Svezia ma di chiarissime origini finniche, un disco di non eccessiva lunghezza –il cd dura poco più di mezz’ora- come da tradizione Karjalan Sissit, ed inoltre prodotto da un ‘nome eccellente’, quel Peter Bjärgö che ha creato con i suoi Arcana veri e propri masterpieces di musica neoclassica.
Prima ho accennato velocemente alle tematiche; a livello musicale invece, “Tanssit On Loppu Nyt” propone un indovinato mix di Dark Ambient estremamente atmosferica e calma intrecciato a esplosioni di Martial Industrial che arrivano a sfiorare talvolta perfino il Death Industrial, come nella quarta traccia, l’opprimente title track del disco, caratterizzata inoltre dalle stridenti grida di Markus. Vi è inoltre un’ulteriore sfaccettatura della musica di Karjalan Sissit, che viene utilizzata in questo disco solo nell’ultima traccia, con precisa funzione catartica: “Valkoinen Sisar” infatti porta l’ascoltatore a un cambio emozionale piuttosto netto, essendo un pezzo a metà tra il neoclassico e il folk tradizionale: degna chiusura per un disco che non delude le aspettative costruite dal sapiente lavoro fatto con i tre precedenti capitoli.
Sì, perché “Tanssit On Loppu Nyt” è esattamente quello che ci si aspettava da Pesonen, ovvero un disco di buona qualità, che potesse ulteriormente esplorare e perfezionare il suo personale stile musicale, particolare soprattutto nell’atmosfera ricreata, un’atmosfera dal profumo ammuffito e polveroso, che sa di ‘antico’ (relativamente al ‘900), di decaduto e perduto nel tempo: è esemplare in questo senso la prima traccia del cd, “Tää on katastroofi, Saatana”, in cui delle testiere ghiacciate e spettrali accompagnano le mitragliate percussive dei tamburi, creando uno sfondo ad hoc per le urla schizofreniche di Markus, di lì a poco pronte ad atterrire gli ascoltatori; urla debitamente soffocate ‘a puntino’ da una produzione che si accorda benissimo con il feeling ‘antiquato’ e nebbioso del disco. Ma il platter in questione, come previsto, presenta anche un’altra faccia, quella più calma e atmosferica esternata ad esempio nella seconda “Kilitän Puolestani”, tre minuti di tenebrosa tastiera su cui la voce ora divenuta gelidamente calma e bassa di Pesonen recita un testo nella sua lingua madre.

L’alternanza fra i momenti d’immobile ed angosciante tranquillità Ambient e le improvvise escalation di terrore industriale continua per tutti e trenta minuti del disco, prima che la già citata “Valkoinen Sisar” chiuda, calmando gli animi ma lasciandoli circondati di una pesante patina di vuoto e desolazione.
Anche se non al livello del precedente –il più completo (perlomeno nella durata) “Karjalasta Kajahtaa” che sta per essere ristampato– questo nuovo “Tanssit On Loppu Nyt” rimane comunque un episodio azzeccato, che non sfigura nella discografia di Pesonen e che merita l’acquisto da parte di chi aveva apprezzato la precedente prova dei Karjalan Sissit, che dunque si propongono con maturità come ‘nome pesante’ della scena, nonostante il disco sia consigliato solo a un ristretto numero di amanti delle frange più estreme e guerresche dell’Industrial o del Dark Ambient.


LINKS PER L’ASCOLTO:
My Space della band (2 tracce intere da questo disco)
Karjalan Sissit @ Cyclic Law (samples di 8 delle 9 tracce del disco)

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