Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Roberto Boasso
Genere: 
Etichetta: 
No Colours Records
Anno: 
2005
Tracklist: 

1. Towards Source Of Honour And Pride (05.59)
2. Blood, Steel And Temper Of Spirit (08.29)
3. Song Of Brave Heart (06.53)
4. When Our Swords Hit Their Shields (07.47)
5. Banners Pulled About By Gale (08.17)

Iuvenes

Towards Source Of Honour And Pride

I polacchi Iuvenes arrivano alla soglia del terzo album e, continuando sulla scia del precedente Blood, Steel And Temper Of Spirit, ci propongono un metal epico di chiaro stampo “Bathoriano”, tanto che a volte viene quasi da chiedersi se quello che si sta ascoltando non sia un altro disco del compianto Quorthon. Ma gli Iuvenes ci hanno già abituato con le precedenti uscite a non proporre grande originalità; chi si aspettava qualche sorpresa sotto questo punto di vista verrà sicuramente deluso. Chi invece sperava in un ulteriore passo in avanti sul fronte della qualità musicale proposta sarà soddisfatto, visto che Towards Source Of Honour And Pride si può considerare senza troppi “ripensamenti” come il miglior prodotto finora del gruppo polacco, in grado di formare un suono epico e glorioso che piacerà agli amanti di gruppi come Bathory o Graveland.

Delle cinque tracce che compongono l’album una era già apparsa sul mini uscito nel 2004, del quale era la title track; qui la troviamo in seconda posizione, preceduta dall’ottima Towards Source Of Honour And Pride. Lo schema compositivo ricorda molto da vicino quello delle canzoni di Blood Fire Death e Hammerheart, con arpeggi acustici (che fanno anche da introduzione alle canzoni), potenti cori e ritmi carichi di epicità. Una delle poche differenze con i Bathory si ritrova nel maggior uso delle tastiere che, mentre in certi punti riescono a rendere ancora più epico il suono, in altri momenti risultano leggermente pacchiane, togliendo parte di quella carica maestosa che si voleva creare. La tecnica strumentale non è certo di alto livello, ma non è su quella che si voleva puntare, bensì sulle atmosfere epiche, e bisogna dire che quest’obbiettivo è stato centrato pienamente.

Il brano migliore è sicuramente il terzo, Song Of Brave Heart, dove anche la parte vocale è di buon livello, cosa che non accade invece nelle altre tracce. Molto bella l’apertura dal sapore folkloristico, che poi è seguita da ritmi più cadenzati e malinconici rispetto agli altri brani; ottimo poi il finale che riprende le prime note della canzone.
Le altre quattro composizioni sono tutte molto simili, e, tranne forse l’ultima Banners Pulled About By Gale, sono tutte di buona qualità. Peccato per il brano conclusivo, che, a parte alcuni frammenti come il primo riff o l’intermezzo sinfonico, abbassa decisamente il livello complessivo del disco. La parte vocale appare infatti piuttosto banale, e anche le tastiere compongono melodie scontate, che rendono ancora meno efficace il brano. Qualche spunto gradevole si trova anche in questa traccia, come appunto alcuni riff o la parte centrale, ma troppo pochi per farne una canzone all’altezza di quelle proposte finora.

Insomma, un album che sicuramente denota la maturità musicale ormai raggiunta dagli Iuvenes, in grado ormai di comporre ottimi pezzi; d’altro canto però la troppa poca originalità si fa sentire, con parti che sfiorano il plagio ai gruppi più importanti del genere. Si tratta comunque di un disco ben realizzato, che piacerà a chi non cerca innovazioni o grandi prestazioni tecniche ma solo un’abbondante carica di epicità.
 

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