Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Phonogram Records
Anno: 
1987
Line-Up: 

- Micheal Hutchenche - voce
- Tim Farris - chitarra
- Andrew Farris - tastiere, chitarra, armonica
- Jon Farris - batteria
- Garry ‘Gary' Beers - basso
- Kirk Pengilly - chitarra, sassofono

Tracklist: 

1. Guns In The Sky
2. New Sensation
3. Devil Inside
4. Need You Tonight
5. Mediate
6. The Loved One
7. Wild Life
8. Never Tear Us Apart
9. Mystify
10. Kick
11. Calling All Nations
12. Tiny Daggers

INXS

Kick

Si formarono a Sidney, in Australia, sul finire degli anni '70 su iniziativa dei fratelli Tim (chitarra), Andrew (tastiere) e Jon (batteria) Farriss, col nome appunto di Farriss Brothers, presto cambiato in INXS, con il quale nel 1980 esordirono con un album omonimo ed una line up che comprendeva anche il bassista ‘Gary' Beers, l'altro chitarrista Kirk Pengilly, e soprattutto il carismatico frontman e singer Michael Hutchenche.
Se con i loro primi album seguirono le orme della dance music del momento (l'house e la techno non esistevano ancora), in seguito si segnalarono come la trasposizione più rock e funky della corrente new wave, un po' alla Simple Minds un po' alla Prince, nonostante l'ostracismo della critica inglese ed americana nei loro confronti, tanto da essere inizialmente relegati a fenomeno nazionale che stentava ad uscire dai propri confini, fin quando nel 1984, anno in cui il singolo Original Sin, e Swing (l'album da cui il brano era tratto), non si imposero all'attenzione del grande pubblico, scalando le classifiche europee ed americane, oltre che nazionali, sconfessando così le opinioni poco lusinghiere di parte della critica internazionale. In realtà per la band proveniente dalla terra dei canguri il successo è dietro l'angolo, ed esplode in maniera clamorosa nel 1987 con Kick, quando abbandonate ormai quasi del tutto le sonorità pop/dance e new wave di precedenti lavori, come il buon Listen Like Thieves o Shabooh Shoobah, contenente la bellissima Don't Change, riescono a realizzare undici fantastici brani, potendo contare, oltre che sulla figura carismatica, da bello e dannato, del singer, su buone melodie e sul buon mix di diverse sonorità, dal rock al funky al pop, a cui le tastiere di Andrew ed il sax di Pengilly riuscivano a dare una originale dimensione.

Molti i singoli e le conseguenti hit di enorme successo tratti dal presente platter, a partire dalla sensualissima Need You Tonight, la song più nota, quella che più incarna l'essenza della musica di Hutchenche e dei fratelli Farriss, grazie ai suo riff sexy e funky alla Prince, alla voluttuosa interpretazione del vocalist e alle melodie sempre cariche di appeal e sensualità, a tal proposito lo stesso Andrew, principale compositore delle musiche, affermò che il riff portante di questa canzone gli sovvenne in maniera casuale alla mente mentre si accingeva a raggiungere l'aeroporto e che gli sembrò subito un perfetto mix di stili tra il rock di Keith Richards e il funk di Prince, poi la veemente e cadenzata New Sensation, in cui ancora una volta si intrecciano melodie e ritornelli funky e lascivi, e con un finale impreziosito dal sax di Pengilly, sempre sulle stesse coordinate si mantiene anche Devil Inside, le cui irresistibili e insinuanti movenze danno vita ad un brano dal sapore ambiguo, e non poteva essere altrimenti con quel titolo.
Altro pezzo forte di Kick, per chi scrive la più bella canzone dell'act di Sidney, è l'emozionante e sconsolata ballata Never Tear Us Apart, in possesso di un andamento che ricrea quasi un drammatico singhiozzare, di struggenti vocals e di un bellissimo e breve break strumentale affidato al sax che anticipa la parte conclusiva, quella più melodica ed emozionante, ed ancora la breve Mediate, che sembra essere un'appendice di Need You Tonight tanto da seguirla nella tracklist, e Mystify, altro bel brano, con un inizio scandito dallo schioccare delle dita ad anticipare il suono pieno delle tastiere ed il timbro caldo e profondo del cantante ad interpretare la suadente melodia, ma anche gli altri brani che completano l'album sono piacevoli e carini, dall'opener Guns In The Sky alla melodica ed anthemica The Loved One, dalla cadenzata e tipicamente ottantiana Wild Life alla bellissima closer Tiny Daggers, dominata da tastiere e synth, senza tralasciare Kick e Calling All Nations.

Gli INXS continuarono a rilasciare altri buoni album come X del 1990 e Welcome To Wherever You Are del 1992, ma nel novembre del 1997, dopo l'uscita di Elegantly Wasted, Hutchence viene trovato morto nella sua stanza di albergo a Sidney, secondo alcuni si tratta di suicidio, altre fonti parlano invece di morte accidentale in circostanze misteriose ed ambigue. Altri cantanti, come Terence Trent D'Arby e Jimmy Barnes, sostituirono occasionalmente il compianto singer, fin quando nel 2005 gli stessi INXS non decisero di organizzare uno show televisivo per reclutare il nuovo cantante, poi trovato in J.D. Fortune, con il quale di recente sono tornati col modesto Switch.

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